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Latin jazz made in Italy. Passion, skillful players, charming melodies, good rythms. Big fun!
Il primo album aveva convinto, pieno com'era di belle idee melodiche e di ritmo. Non era facile confermarsi. Invece il trio Alta Madera, con Velas ha proseguito per la stessa strada senza alcun calo di tono creativo ed esecutivo. In fondo la formula appare semplice: grande cantabilità, ritmi della tradizione sudamericana e immediata presa sull'ascoltatore. Grande qualità nella composizione e maestria strumentale fanno i resto. Il trio, formato da Ruben Chaviano al violino, Mino Cavallo alla chitarra e Filippo Pedol al contrabbasso, vede nel primo (cubano di origine) il legame con l'America Latina e l'ispiratore della sonorità, seguito dai colleghi che ormai sono parte integrante del progetto, affinato grazie anche a un'intensa attività concertistica che ha ormai travalicato i confini della Toscana, dove vivono i componenti del trio. Ne è un esempio il brano di Pedol Viento y Velas caratterizzato da un grande lirismo dei due strumenti ad arco, o Mosquito di Cavallo con qualche passaggio che ricorda le danze del nostro sud. Pur restando un trio senza percussioni, in qualche caso il ritmo (come nella complessa e affascinante Mariposa, forse il momento migliore dell'album) viene scandito dalle mani che percuotono le casse armoniche degli strumenti. E soprattutto compare la voce, non necessariamente cantata e talvolta essa stessa ritmica come in Niños. Un disco da ascoltare dall'inizio alla fine e forse da riascoltare di nuovo. Perché è quello che vogliamo da un disco: farci passare dei momenti di piacere grazie a musica di qualità.
Michele Manzotti
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1.Girasoles (Rumba para Alfredo)
2.Mariposa
3.Viento y Velas
4.Mosquito
5.Niños
6.Calle San Lasaro
7.No puedo ser feliz
8.Poinciana
9.Los Tres Golpes |
