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Diana Winter – Escapizm
(Kouyatè/ Warner Music)
www.myspace.com/dianawinter
www.dianawinter.co.uk

Con soli ventidue anni si età, di nascita fiorentina ma con padre italiano e madre austriaca, Diana Winter è una promettente cantautrice al suo album di debutto.
Con una formazione musicale che l’ha portata fin da piccola a confrontarsi con vari generi (la madre è una pianista classica), Diana ha presto identificato nella composizione e nella strada del cantautorato la sua forma espressiva prediletta.
Escapizm, realizzato con la produzione del chitarrista Fabio Balestrieri e masterizzato da Martin Giles al celebre Alchemy Soho di Londra, segna per Diana il raggiungimento di un primo importante traguardo,
Influenzato dal jazz, dalla musica soul e dal gospel (è proprio in un coro gospel che Diana ha approfondito la sua tecnica vocale), quello di Escapizm è un cantautorato grintoso, fresco, vivace, accattivante. Può vantare un appeal pop e trascinante, ma caratterizzato dalla volontà di portare avanti la produzione in modo estremamente genuino. Tra gli obiettivi dell’album c’era infatti quello di realizzare musica “suonata”, con un approccio diretto agli strumenti veri. Nell’album, realizzato in due anni tra Belgio, Italia e Inghilterra, ci sono numerosi ospiti stranieri, come Toots Thielman all’armonica, Phil Gould a vari strumenti e alla co-produzione, Miles Bould alle percussioni, Yolanda Charles al basso, Neil Black al violino.
Spiccano nell’album le grintose aperture soul-pop di brani come Rain e Dream Alone, le esplosioni più jazzistiche di brani come Floating star, i momenti un po’ più raccolti come September Song.
Prima di pubblicare questo album Diana ha perfezionato il suo stile con numerosi concerti in club importanti come il Blue Note di Milano, e sviluppato una determinazione, nonostante la giovane età, che si percepisce bene anche attraverso la sua musica, e che speriamo sia per lei portatrice di molte soddisfazioni in futuro.

Giulia Nuti

Track List

Never ending tale
Just a little
Rain
Midnight
Dream alone
September song
Would you let me
Floating star
Cruel
True blue heart
Calling angels

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