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Van Morrison – Keep It Simple
Polydor
www.vanmorrison.co.uk

After an incursion on country with Pay The Devil, Van Morrison comes back to celtic soul, with a new wonderful album, titled Keep It Simple.

Keep It Simple, il titolo è chiaro, quasi a sottolineare che un esercizio di stile può essere una cosa semplice, ma il nuovo album di Van Morrison è tutt’altro che un esercizio di stile, è un ritorno in grande stile, un ritorno a quel celtic soul che ha contraddistinto tutta la sua carriera. Lo scorbutico irlandese ormai ha alle spalle una discografia sterminata e per di più di recente in parte anche ristampata con inediti giusto per fare ordine, e nella sua carriera non ha mai fatto un disco realmente brutto, si può parlare di dischi più o meno riusciti o di capolavori ma mai di dischi da dimenticare. Questo è certamente nella schiera dei dischi belli, forse non nei capolavori ma certamente è degno di stare al fianco delle più recenti prove migliori. Va anche detto che Van Morrison è avezzo anche a fare i dischi a tema e nella sua carriera se ne contano non pochi, ma Keep It Simple è un disco di puro Van Morrison. Si spazia quindi dal blues al soul fino alla musica irlandese, il tutto sempre con la sua grazia e la sua tipica profondità come nel caso della bellissima That’s Entrainment, brano che ha l’aria del classico o ancora nella notturna Don’t Go Tonighclubs Anymore con l’organo di John Allair e la chitarra di Mick Green in bella evidenza. Non manca qualche ballata azzeccata come Lover Come Back e la title track, o qualche brano corale in stile irish come Song Of Home con tanto di banjo e mandolino a tessere la trama sonora. Chiude il disco un brano epico, Behind The Ritual con Van che regala uno splendido assolo del suo sax ad ogni strofa, e che suggella un piccolo capolavoro di semplicità.

Salvatore Esposito

Track List

How can a poor boy
School of hard knocks
That's entertainment
Don't go to nightclubs anymore
Lover come back
Keep it simple
End of the land
Song of home
No thing
Soul
Behind the ritual

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