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The Campbell Stokes Sunshine Recorder – Makes your ears smile
(Jack O' The Green)
www.myspace.com/campbellstokessunshinerecorder

Fa sorridere le vostre orecchie, gente ! Makes your ears smile ! Un titolo affabile, solare. Suona come una raccomandazione ascoltata alla radio in un'assolata domenica di primavera recandosi tutti insieme in macchina al pic nic, con cestino del pranzo e tovaglia a quadretti bianchi e rossi. Il nome del progetto, invece, è uno strano apparecchio usato in meteorologia per registrare, guarda caso, l'andamento del sole. Così come con il sole hanno a che fare titoli come She looks good in the sun e Feel the sunshine, oppure linee di testo come “Watching the sun go down” (da Everybody loves the good times).
Il massimo delle buone intenzioni, quindi, in questo album di affabile power pop inglese, nato, per dirla come lo dice The Campbell Stokes Sunshine Recorder sul suo myspace, da una raccolta di brani che nessuno voleva registrare. Dietro The Campbell Stokes Sunshine Recorder si nasconde, in realtà, la mente di una persona sola, Andy Morten. Prima di questo album c'erano una serie di demo, ma nessuna delle band di cui Morten ha fatto parte precedentemente, come The Nerve e Bronco Bullfrog, li ha voluti registrare. Morten, allora, ha raccolto i brani, li ha registrati e li ha pubblicati da solo per la sua etichetta.
L'andamento del disco è piuttosto leggero, ma lo salvano l'ironia di alcuni brani autoriflessivi in cui si parla di band e generi musicali (Track one ad esempio, in cui Morton dice di essere troppo pop per il rock 'n roll). C'è da dire che, nella generale sovrabbondanza di ottimismo musicale, molte melodie funzionano e strizzano l'occhio a Small Faces, Beatles, Paul Mc.Cartney, Beach Boys,a molta della psichedelia anni Sessanta. Bye Bye Mrs Bumble, uno dei brani migliori, è una sorta di versione accelerata di un brano dei Byrds. Forse se qualcuno dei brani fosse stato scritto quarant'anni fa, avrebbe meritato ben più serie considerazioni. Guardando l'album oggi, è molto divertente e fatto bene, perché lo stile di fusione tra power pop, sixties revival e psichedelia è realizzato in modo praticamente perfetto...ma un po' naif !

Giulia Nuti


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