AA.VV - Endless Highway - The Music of The Band
(www.429records.com)

On The 30th Anniversary of the filming of Martin Scorsese's timeless "The Last Waltz", some great artists celebrate the music of the legendary "The Band"

Che una band decida di sciogliersi è cosa sovente nel mondo musicale moderno. Che lo faccia celebrando la propria musica con un film diretto da Martin Scorsese, è già cosa meno comune.
Il 30esimo anniversario del film "The Last Waltz" è stato motivo per omaggiare la musica della Band, uno dei più grandi gruppi della storia musicale americana.
In un'epoca di classici remastered, deluxe editions e tribute band, era davvero strano che nessuno avesse mai pensato ad omaggiare la Band, un gruppo che ha rappresentato meglio di ogni altro la istituzionalizzazione della musica popolare americana, di quel concetto che ai giorni nostri è definito con il termine "americana".
"Music From Big Pink" è ancora un disco di quelli che meglio ha rappresentato lo stato dell'arte in un particolare momento storico.
Niente jam, nessun additivo psichedelico, nessun santone indiano nè rivoluzioni: "Music From Big Pink" sapeva e sa ancora di prateria, di tradizione, di Grande Depressione, di una tradizione che, in pieno 1968, non aveva vergogna di rivolgersi ai grandi ed ai più giovani.
"The Last Waltz" fu l'addio, fu una celebrazione che raccoglieva il meglio di quanto era stato espresso fino al 1976. Da Neil Young a Joni Mitchell, passando per Dr. John.
Un addio che sapeva di crepuscolo e non certo di arrivederci. "The Last Waltz" oltre ad essere uno dei più grandi film musicali di sempre resta ancora oggi uno degli addii più struggenti e sentiti della storia del rock.
La produzione musicale della Band è ancora oggi in grado di fornire la bussola a quanti vogliano avventurarsi alla scoperta di un genere così ampio e così nobile, è ancora in grado di essere valido supporto e di fornire forti fondamenta per qualsiasi band e la dimostrazione è tutta in questo cd corale, in questo omaggio a più voci in cui sembra vi sia stata una vera e propria gara a chi faceva la cover migliore, quella con il maggior sentimento.
La versione di "Chest Fever" resa dai Widespread Panic è da incorniciare per la potenza che esprime. "The Night They Drove Old Dixie Down" è il degno omaggio che solo una band gloriosa come la Allman Brothers Band poteva fare, una cover intrisa di quel sentimento tutto southern che nessuno riuscirebbe a creare in studio. La splendida "This Wheel's On Fire" dei Guster è seconda soltanto alla "It Makes No Difference" dei My Morning Jacket che certamente è la cover che svetta su tutte, dotata di quel senso di epicità, coralità e bellezza che ci fa ben sperare sul futuro di questa band del Kentucky che ci ha già fatto innamorare con "Z" per poi darci il colpo di grazia con il bellissimo live "Okonokos".
Poco convincente è invece la "The Weight" che è stata stranamente affidata alla sola voce femminile della seppur brava Lee Ann Womack, così come convince poco la "I Shall Be Released" di Jack Johnson.
"Up On The Cripple Creek" è stata invece affidata ai bravi Gomez che sparano il giusto groove, dritto al cuore e allo stomaco, mentre i Blues Traveler si confermano micidiali con una bella "Rag Mama Rag".
Da non perdere la versione a due cd con 4 brani in più tra cui la bella "The Shape I'm In" rifatta dai Gov't Mule.
Una bella iniziativa davvero, un vuoto che è stato finalmente colmato ed un degno omaggio per quel sogno durato dal 1969 al 1976 formato da James Robbie Robertson, Richard Manuel, Rick Danko, Levon Helm e Gart Hudson.
Un sogno che, pur siglato sotto il semplice nome di "The Band", non ha avuto rivali alcuni finche è durato guardando dritto negli occhi ai maggiori interpreti di quegli anni,pietre rotolanti e baronetti compresi. Un cd da acquistare, un valido motivo per riprendere quella autostrada senza fine che si interruppe tanti anni fa con "The Last Waltz" e ricominciare a sognare, cosa sempre più rara di questi tempi.

Giovanni de Liguori