. L'Orchestra di Piazza Vittorio
FILM

Una delle strade per l'integrazione passa attraverso la musica.
L'Orchestra di Piazza Vittorio ora è anche un (bellissimo) film
madeleine peyroux L'Orchestra di Piazza Vittorio
(93') diretto da Agostino Ferrente
Prodotto da Pirata M.C.-Bianca Film-Lucky Red Distribuzione Lucky Red
www.orchestradipiazzavittorio.it www.apolloundici.it

Per chi non frequenta Roma è utile sapere che il quartiere Esquilino,nei pressi della stazione Termini,dove si trova l'umbertina Piazza Vittorio è il quartiere più multietnico della città. Vi convivono (bene o male) più di sessanta etnie diverse e gli italiani sono ormai scherzosamente definiti "minoranza etnica". Cominciarono gli imperscrutabili cinesi (la comunità più chiusa) col solito metodo: comprare diversi negozi di persone vicine alla pensione a cifre iperboliche e,dopo poco,fare il prezzo. Poi piano piano in quello che prima era un quartiere abbandonato a se stesso arrivarono tutti gli altri. Piazza Vittorio è stata poi completamente restaurata e,spostato il mercato dove si vedevano i sorci fare anche loro la spesa,nei suoi giardini ospita la gente del quartiere come manifestazioni culturali e politiche (contro la Bossi-Fini ma anche contro l'invasione degli stranieri) tra cui la proiezione di questo film assai bene accolto. Al Festival del Cinema di Locarno dove è stato presentato qualche mese fa ha avuto venti minuti di applausi.
La storia comincia proprio dalla volontà di alcuni abitanti della zona (tra cui Mario Tronco,tastierista degli Avion Travel,creatore e direttore dell'Orchestra alla cui creazione pensava gia da un pò) di salvare dall'abbandono l'antico cine Apollo che vide anche il piccolo Vittorio De Sica iniziare ad annusare la passione (una delle tre...) della sua vita. Qualcuno vuole trasformarlo in sala bingo e per evitarlo ma soprattutto per restituire al quartiere un punto culturale e aggregante bisogna muoversi. Questo impegno porta il documentarista Agostino Ferrente e Tronco ad incontrarsi nella neonata associazione Apollo 11 e decidere di perseguire anche l'obbiettivo di formare un’ orchestra che raccolga la musica di tutte le etnie presenti nel quartiere. Obbiettivo affascinante per più motivi: un'orchestra significa "stare insieme",viaggiare insieme,provare insieme e divenire un tutto unico;musicalmente è un pò la stessa cosa,tanti ritmi e tradizioni che vengono a coesistere...non sempre. Memorabile nel film diretto da Agostino Ferrente è il pezzo in cui il violinista indiano non vuole suonare con gli altri due suoi connazionali dell'Orchestra perchè non li ritiene alla sua altezza o quando il bravissimo cantante tunisino Houcine Ataa dice che non sopporta quello equadoregno (Carlos Paz) perchè "non canta ma fa solo ba ba ba".
Il film è girato come un documentario in cui si racconta la ricerca,spesso comica,di musicisti da coinvolgere nel progetto e ci si rende conto delle oggettive difficoltà che si incontrano nel trovarli. Altra difficoltà,va detto,è creata dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione che ha costretto i musicisti indiani a restare nel loro paese dopo esser dovuti uscire e rientrare qui ogni tre mesi causa visto e gli altri a fare i salti mortali. Un peccato perchè gli indiani erano veramente bravi,del resto è di qualche tempo fa la notizia di una nota archeologa bulgara,vice direttrice di uno dei più famosi musei del suo paese che,passata in Italia a trovare un amico è stata arrestata e rinchiusa in un centro di accoglienza...
Nell'Orchestra di Piazza Vittorio ci sono cattolici,musulmani,ebrei,induisti,completi atei,lavavetri,suonatori di strada,autodidatti e diplomati al conservatorio,qualche italiano e diversi che l'italiano neanche lo parlano,tutto...tranne un Cinese!
Il film parte dal 14 ottobre 2002 quando su un furgone parcheggiato davanti al cinema Apollo viene organizzato un concerto per la raccolta di firme volta a salvare la storica sala e prosegue con la ricerca (Ferrente e Tronco in vespa per tutta la città) dei musicisti in mezzo a mille difficoltà,non ultime quelle economiche,fino ad arrivare alle prove e al primo concerto dell'Orchestra al Palazzo delle Esposizioni nell'ambito del festival "Romaeuropa”". E' un racconto bellissimo,comico e a tratti commovente che fa entrare lo spettatore a far parte di un'esperienza unica in Italia e probabilmente altrove,che ha fatto nascere bambini di un colore nuovo e creato posti di lavoro perchè i musicisti sono tutti messi in regola. Esperienza che ha portato alla creazione di una musica nuova,non rinchiudibile nella definizione di etnica e a due cd: "L'Orchestra di Piazza Vittorio" del 2003 ,"Sona" del 2006 e credo di poter anticipare che insieme al dvd del film che uscirà tra qualche mese verrà accluso anche un cd con nuovi pezzi.
Se posso permettermi: precipitatevi al cine se vi capita di incrociare questo film e preparatevi ad una esperienza unica,piena di calore,gravida di gioia (certo quell'accidenti di legge...si cambia o no?).

Alessandro Mannozzi

Track list

Sona
Ena Fintidaarh'k
Fela
Helo Rama Per
Laila
Balesh Tebsni
Ena Andi
Sandina
Vagabundo Soy

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker