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Cosa succede se spacchettiamo il consueto sguardo sul mondo e cominciamo a osservarne i fatti seguendo una scansione totalmente differente…Dario Voltolini nel suo ultimo lavoro Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia ci mostra il risultato di quanto accade a cambiare lettura,a spostare il punto di vista.La gabbia del titolo è forse quella del nostro linguaggio usuale,dell’impaginazione causa-effetto degli avvenimenti.Qui Voltolini sceglie la prosa poetica come scrittura e come progetto di una rappresentazione della realtà scomposta e rovesciata.’Lavoro in corso’ o opera di scrittura sperimentale Le scimmie non si lascia naturalmente inscatolare in nessuna categoria o genere letterario.E già per questo aveva suscitato l’interesse dei navigatori della rete al suo primo apparire su “Nazione Indiana” fra il 2004 e il 2005.
Le scimmie sono una conferma per il percorso di uno scrittore come Dario Voltolini,che nei libri precedenti aveva dato prova di una ricerca sua particolare e originalissima (uno per tutti Forme d’onda,uscito per Feltrinelli nel 1996). Stavolta decide di seguire una strada oltre,quella della prosa in forma poetica.Non siamo nuovi a questo tipo di partitura,basti pensare all’australiana Dorothy Porter (anche pubblicata da Fandango) che scrive romanzi strutturati come raccolte di poesia.Ma se Dorothy Porter attraverso la poesia organizza una trama con il suo svolgimento e i suoi caratteri ben delineati,Voltolini fa costantemente saltare ogni possibile regola narrativa.Nelle
Scimmie ogni volta che sembra prendere corpo una storia,questa stessa storia si frantuma in un’altra,in mille altre.Non c’è un filo conduttore,inutile cercarlo, ed è proprio in questo che si realizza l’uscire dalla gabbia e vedere come è da fuori. “Tutto il mondo è finito là dentro”: Dario Voltolini comprime tutto quanto il nostro mondo e i suoi dintorni,procedendo per quadri che scivolano uno dentro l’altro e vanno dal quotidiano al politico,dal vissuto personale ai sogni collettivi.Allora storie viste e storie immaginate si susseguono ininterrottamente,con la possibilità per noi che leggiamo di fermarci e riprendere –magari con i nostri stessi pensieri o immagini . Quello che resta sempre è l’idea di un movimento incessante,folle e pacifico nei suoi chiaroscuri.
Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia è una riuscitissima suite per più voci,alternate e sovrapposte mentre si raccontano con toni differenti.E’ una vera e propria modulazione della parola,tale e quale alle note musicali in una jam session.Una scrittura ‘improvvisativa’ questa di Dario Voltolini,un progetto senz’altro aperto a strade successive in altri territori del linguaggio e della rappresentazione ( teatro,spoken word..). Per la Fandango Libri è l’ennesima conferma di scelte e proposte editoriali decisamente interessanti.
Elisabetta Beneforti
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