. Tennessee Jones – Liberami dal nulla
Libri
Nebraska

Tennessee Jones – Liberami dal nulla
quarup – 2006
Euro 13
www.quarup.it

L’esordiente Tennessee Jones è nata nella regione degli Appalachi per poi muoversi a Brooklyn ed è stato subito protagonista della scena underground,in cui la ribellione a qualsiasi schema è parola d’ordine per ogni espressione artistica. Tennessee Jones è transgender, attivamente impegnato in manifestazioni e battaglie politiche e di scelta sessuale (nel 2005 ha partecipato alla Cross Caravan Tour, una tournée di giovani artisti transgender attraverso gli States). Sempre lo scorso anno è uscito con la sua prima raccolta di short stories, Deliver me from nowhere, adesso in traduzione italiana per la pescarese Quarup editrice nella collana ‘badlands’. Quello che colpisce subito è il progetto, senz’altro coraggioso, che ha avuto l’autore: riscrivere per ogni racconto la storia contenuta nei pezzi dell’album Nebraska di Bruce Springsteen, escludendosi così la possibilità di esplorare il suo personale immaginario di scrittore. Un’operazione certo non facile (pericoloso cadere nel banale o nell’iconografico tribute), ma quanto ci consegna Tennessee Jones è un esordio in grande stile con una scrittura lineare e forte nel solco dei grandi narratori americani alla Faulkner, alla Sherwood Anderson.

In Liberami dal nulla Tennessee Jones trascrive una commedia umana dove la rabbia e la compassione stanno dietro ogni personaggio, dietro ogni gesto e ogni ordinaria circostanza. Viaggiamo anche noi attraverso gli States rurali e delle fabbriche, assolutamente lontani dai grattacieli lungo la skyline come dalle cittadine patinate dei channels più vulgati. Incontriamo le scommesse quotidiane e le sconfitte autentiche di uomini e donne che hanno sotterrato i loro sogni – nessun sentimento qui è frutto di sapienti nevrosi urbane. Fuori da qualsiasi romanticismo tutti i protagonisti vivono accettando quanto arriva giorno dopo giorno, anche correndo follemente verso un destino distruttivo. Con Tennessee Jones ripercorriamo le vicende di un’umanità disincantata e violenta suo malgrado, rivisitiamo le molteplici storie che si nascondono sotto cieli immensi …”Sono andato dove pensavo non esistessero storie, e invece quelle continuavano a saltar fuori a tradimento. Non nelle persone, ma magari nelle parole o in un odore, in una canzone che sentivo alla radio.”

Immancabile il tema del viaggio come fuga dai poliziotti (che prima o poi ti arrestano, che tengono il distintivo come un jolly nel portafoglio, che come gli inseguititi sono presi da sensi di colpa), immancabili la disoccupazione e i lavoretti notturni part time, immancabili le rapine e le case-roulotte. Tennessee Jones ci fa sentire la birra e il fumo mescolati al sudore e al sangue e Liberami dal nulla risulta un insieme di istantanee di solitudini senza soluzioni. Tutto questo ci arriva con una scrittura fotografica, in grado di raccontare in presa diretta le cose per quello che sono, prive di sinonimi o giri di parole o acrobazie di stile. Lo stesso sguardo lucido dei suoi personaggi, dei personaggi di Springsteen. Uno sguardo lucido che ha già risolto tutti i drammi e ora ne conserva solo una ruvida memoria, la sua disincantata approssimazione…” Guidare è come far visita ai fantasmi. La strada su cui viaggi racconta qualcosa di tutto ciò che c’è passato, ma una storia vera e propria non esiste… La cosa migliore che la strada può fare è piazzarti davanti al naso un grande specchio nero e farti vedere quello che puoi trovarci. Su una strada ci puoi guidare e puoi inventarti storie, ma non potrai mai far finta di sapere davvero cosa è successo.”

Una nota finale a proposito della Quarup, questa casa editrice che proprio con Tennessee Jones esordisce in libreria. Il progetto, spiegano i redattori, è ‘alchemico, una piccola casa editrice indipendente per dare un canale editoriale a chi trasmette attraverso gli strumenti della sapienza narrativa la propria essenza vivente’. L’altro titolo della collana ‘badlands’ è Addio, bellavista di Sam Brumbaugh, ex musicista alla prima prova narrativa e residente a New York. Come Liberami dal nulla, anche questo lavoro promette di essere un romanzo che ‘ci costringe a percepire la luminosa-inebriante imprecisione delle nostre esistenze’.

Elisabetta Beneforti

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