. The Lemonheads - The Lemonheads
The Modern Sound Of Lemonheads
madeleine peyroux The Lemonheads - The Lemonheads
(Vagrant/Polydor)
www.thelemonheads.com
www.evandando.co.uk
www.vagrant.com

After a long stop of ten years and some solo album, Evan Dando returns to The Lemonheads. Co-produced with Bill Stevenson, this new Lemonheads’ album is a good collection of power-rock song where nothing is much changed from their past works. This album features great melody, great guitar and some special guest (Garth Hudson, J,Macis and Josh Lattanzi).

Alla fine del 1986 in uno scantinato di un liceo di Boston, Evan Dando insieme a Ben Deily e Jesse Peretz diedero vita ai Lemonheads. Difficile all’epoca capire dove li avrebbe portati il loro hardcore melodico che richiamava i contemporanei Husker Du, ma subito dopo un fallimentare Ep di esordio (Laughing All The Way To The Cleaners) edito dalla Huh-Bag che conteneva il loro inno Glad I Don’t Know, con Hate Your Friends dell’anno dopo cominciarono a delineare un sound affine al power pop fatto di ritornelli orecchiabili e ottime chitarre sferraglianti. Il seguito ci racconta di una band dal successo altalenante (vedi il deludente di Creator del 1988) e soggetta spesso sia a cambi repentini di formazione intorno a Dando sia ad improvvisi cambiamenti di rotta artistica (l’ottimo Lovey del 1990 evoca tanto i Byrds quanto Neil Young). Gli anni novanta vedono i Lemonheads identificarsi totalmente con il solo Evan Dando, personaggio controverso, incerto ma capace di grandi dischi come It's A Shame About Ray del 1992 (inciso con Juliana Hatfield al basso e il fido David Ryan alla batteria) e Car Button Cloth del 1996. Proprio dal 1996, Dando aveva archiviato la pratica Lemonheads, a favore di una comunque soddisfacente carriera focalizzata solo sul suo nome. Pochi mesi fa però, in preda forse ad uno dei suoi repentini cambi d’umore, è tornato sui suoi passi e forse c’è anche da credere a quanto ha detto di recente: “Voglio solo fare dischi rock, dischi di rock melodico. E poi sono stanco di vendere le T-Shirts solo con il mio nome!”. Così è tornato in studio insieme a Karl Alvarez (basso) e al fido Bill Stevenson (nel disco suona la batteria e la chitarra) che ha prodotto l’album ed è co-autore di tre canzoni; poi per condire la minestra ha chiamato a raccolta alcuni amici speciali come Garth Hudson di The Band (suona il piano in due brani), J.Macis dei Dinosaurs Jr. (ospite alla chitarra in due brani), Andrew Berlin (piano) e Spot (chitarra). Il risultato di queste sessions è stato un nuovo disco sotto le insegne dei Lemonheads, con tutti gli ingredienti che avevano fatto di quella band un fenomeno musicale di culto. Innanzitutto non manca una bella dose di brani dai tratti punk rock come Black Gown, Poughkeepsie e Rule of Three, poi largo spazio è riservato anche ballate elettriche com Become The Enemy, No Backbone e Baby's Home e per finire una menzione a parte la meritano Let’s Just Laugh e la conclusiva Dicember, due brani oscuri e rumoristici dove Dando da sfogo a tutta la sua originalità. Chi ha amato i Lemonhead, non potrà non apprezzare questo nuovo disco. Certo di tempo ne è passato ma che importa. It’s Only Rock ‘n’ Roll!

Salvatore Esposito

Track list

Black Gown
Become The Enemy
Pittsburgh
Let's Just Laugh
Poughkeepsie
Rule of Three
No Backbone
Baby's Home
In Passing
Steve's Boy
December

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