. The Long Winters - Putting The Days To Bed

madeleine peyroux The Long Winters - Putting The Days To Bed
(Munich Records)
www.munichrecords.com

Alaska’s pop rock band melt the cold ice of the Great North.

La band di John Roderick giunge al traguardo del terzo disco avendo alle spalle quattro anni di intensa attività dal vivo e continui cambi di formazione che non hanno comunque compromesso la freschezza delle canzoni dei Long Winters. Pop rock senza troppi fronzoli, con giusto quel pizzico di cura negli arrangiamenti da rendere uniche canzoni come ‘Teaspoon’ caratterizzata dall’inaspettata partitura per fiati nel ritornello.

È un disco registrato in poco tempo - un mese, per ammissione del cantante chitarrista - proprio per ricreare in studio l’energia e l’immediatezza delle performance dal vivo e rendere ancora più forte il legame con i testi delle canzoni che usano un linguaggio semplice, per niente pretenzioso, “vivo” apppunto e vicino a quelli stessi pensieri che ci capita di avere: ‘Ultimatum’ e ‘Clouds’ parlano un linguaggio semplice, che suona nuovo proprio per questo.

In un periodo che vede il pop spesso schiacciato da super produzioni che frenano anche la creatività degli artisti per cercare di “capitalizzare” al meglio il loro talento, questo disco è una vera mosca bianca, così libero da possibili pressioni e freni. La musica è sotto il totale controllo del suo autore e dei suoi musicisti, a voi riconoscergli meriti e difetti.

Jacopo Meille

Track list

1. Rich Wife
2. Pushover
3. Fire Island
4. Teaspoon
5. Ultimatum
6. Sky Is Open
7. Clouds
8. Honest
9. Hindsight
10. (It’s A) Departure
11. Seven
12. The Commander Thinks Aloud (Bonus Track)
13. Ultimatum (Acoustic version - Bonus Track)
14. Everything Is Talking (Bonus Track)
15. Delicate Hands (Bonus Track)

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