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Alastair Moock - Fortune Street
(Corazong)
www.moock.com
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Alastair Moock is a young literate storyteller that released his second album, titled Fortune Street, produced by David Goodrich. In his song we can found influence from 60s Folk Revival to Jack Hardy and David Munyon.

Lo storytelling, soprattutto nell’accezione folk del termine, è passato di moda ormai da tempo. L’ascoltatore medio non ha voglia di ascoltare con attenzione le canzoni, preferendo prodotti usa e getta. Trovandosi di fronte ad un disco d’altri tempi come Fortune Street di Alastair Moock, difficilmente ne resterà colpito. Per dischi come questo infatti c’è bisogno di quel pizzico di curiosità che differenzia l’ascoltatore casuale dal musicofilo, e per di più quest’ultimo con una certa passione per il cantautorato americano folk, quello di Jack Hardy, del primo Bob Dylan, o ancora di David Munyon. Fortune Street è la seconda tappa di un cammino musicale molto interessante intrapreso da Moock nel 2004 con l’acclamato Let It Go, disco prodotto da Michael Dinallo e che all’epoca fece gridare al miracolo. Il miracolo non ci fu, nel senso che la sua scrittura era ancora molto acerba, tuttavia Moock si segnalò come una delle tante Next Big Thing che attraversano il panorama musicale americano. Questo nuovo album, non punta a nessun miracolo, piuttosto cambia direzione, laddove le chitarre elettriche sostenevano Let It Go, Fortune Street vira verso un folk scarno, ortodosso, acustico ma senza dubbio di maggior spessore artistico, e in questo fondamentale ci sembra l’apporto di David Goodrick (già con Chris Smither e Jeffrey Foucault). Registrato in poco meno di una settimana e in presa diretta, questo quinto album di Moock, si lascia apprezzare per i suoi testi grande spessore letterario, ma anche per gli arrangiamenti per lo più acustici, sporcati ora di folk revival ora di blues, con rari ma efficacissimi ricami di pianoforte o chitarre elettriche. Le storie di Moock scavano nell’anima più profonda dell’America, dalla provincia alla downtown bostoniana come la title track o sulle lotte di classe per l’abolizione della schiavitù, come nel caso della fantastica Cloudsplitter in cui riprende una novella di Russell Banks del 1998 in cui canta dell’eroe John Brown. Tra i brani più intensi del disco c’è God Saw Fit To Make Tears, un brano melodico dalle potenzialità immense, ma anche Woody’s Lamente in cui Moock riprende gli stilemi dell’ultimo Dylan o ancora la bellissima rilettura del traditional Delia. Il resto è impressiona per tensione narrativa e potenza letteraria come nel caso del blues Ying Yang Blues, o ancora nelle poetiche Fishing Tale e Own Way To Heaven. Alastair Moock non ha bisogno di diventare nessuno, ne di scalare classifiche, la sua arte dovrebbe cullarla così come ha fatto fin ora, il capolavoro presto verrà.

Salvatore Esposito

Track List

1 Fortune Street
2 Yin Yang Blues
3 Woody's Lament
4 Swing That Axe
5 God Saw Fit To Make Tears
6 Cloudsplitter
7 Roll On (Song for Anne Marie)
8 Own Way to Heaven
9 Delia
10 Fishing Talestry this

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