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Bruce Springsteen & E-Street Band - Magic
(Columbia/ Sony)
www.brucespringsteen.net

After an incursion on folk music with The Seeger Sessions Band, Bruce Springsteen comes back with a new album with E-Street Band, titled Magic. Produced and mixed by Brendan O'Brien, the album features eleven new Springsteen songs and was recorded at Southern Tracks Recording Studio in Atlanta, GA.

Dopo la sbornia folk della Seeger Session Band, che ha fruttato il disco omonimo e lo splendido Live In Dublin, Bruce Springsteen fa ritorno al rock e lo fa incidendo un nuovo album con la E-Street Band. Magic, questo il titolo del disco, è stato prodotto da Brendan O’Brien, e nonostante si vociferi che sia l’ultimo disco con loro, per raggiunti limiti di età di questi ultimi e soprattutto per vari problemi di salute che affliggono i componenti della band, queste nuove canzoni sembrano possedere un grande appeal radiofonico come Bruce non riusciva a fare dai tempi di Born To Run. Certo lo Springsteen di Magic non è quello dei tempi d’oro ma commercialmente parlando questo disco sembra pronto a spopolare tanto nei negozi quanto nelle radio. Basti sentire il singolo, Radio Nowhere, che apre anche il disco per capire quali sono i nuovi obbiettivi del Boss. Non ci sembra casuale una simile scelta dato che tre anni fa Bruce Springsteen ha firmato un contratto multimilionario con la Columbia, un contratto colossale se letto nella logica dei tempi moderni, ma che senza dubbio ha fatto si che i discografici americani cercassero ad ogni costo ed in ogni modo di capitalizzare sul loro investimento. Ecco dunque che sembrano chiarirsi molti dubbi, sia su determinate scelte commerciali sia sulle nuove scelte artistiche con la E-Street. Nell’arco di due anni dal 2005 ad oggi sono usciti tre dischi inediti, due dal vivo, diverse ristampe in dvd e la ristampa di Born To Run, mentre girano voci più o meno fondate su un nuovo cofanetto di inediti e un live dal tour del 1978. Qualcuno ha parlato di disco “leggero e disimpegnato”, come lo stesso John Landau, ma non le cose non stanno proprio così, i testi ci mostrano uno Springsteen niente affatto tranquillizzante o politicamente corretto, ed è probabile che se fosse stato così non avrebbe scelto Brendan O’Brien alla produzione e la E-Street Band. Le chitarre ruvide e rugginose sono in grande evidenza, con il sax di Clemons pronto ad avvolgerle elegantemente, mentre la sezione ritmica spinge alla grande regalandoci del sano classic rock come solo raramente i vecchi tromboni rock sanno fare. Insomma in Magic trionfa quel Wall Of Sound che Bruce aveva cercato in Born To Run, e aggiorna con le intuizioni di O’Brien. Se musicalmente lo sguardo di Bruce è rivolto verso il passato, per quanto riguarda i testi si nota una certa linea di continuità con The Rising ma con maggiore livore nei confronti di ciò che lo circonda. Emblematica in questo senso appare Long Walk Home, la storia di un reduce che ritorna a casa, in quella small town dove non lo riconoscono più, dove il campo dei Veterani domina dalla collina. Nei personaggi di Magic, c’è la ferita dell’Iraq, come in Gypsy Biker dove la band accelera il passo e tutto assume tratti ancor più drammatici. Allo stesso modo importantissima ci sembra anche Magic, la title track, in cui Bruce canta di un illusionista, ovvero di quell’America beffarda che in Bush ha trovato il suo paradigma, ma se ci è consentita un ulteriore interpretazione l’illusionista potrebbe essere anche Bruce che sfruttando un collar-rock d’altri tempi tenta di veicolare un nuovo messaggio verso il futuro, quel futuro che canta nel rhyhtm and blues di Livin' In The Future. Splendida è Girls In Their Summer Clothes, un brano in cui Roy Orbison sembra cantare accompagnato dai Beach Boys, ma che nasconde scenari di boardwalk e desolazione. In The Last To Die e Your Own Worst Enemy, sono ancora scenari post bellici a dominare la scena, mentre nella bellissima I’ll Work For Your Love e Devil’s Arcade la guerra lascia posto all’amore e alla speranza, quella speranza di riuscire a tornare ad una vita normale come la donna che accoglie suo marito tornato dalla guerra. Un po’ slegata rispetto al contesto generale ci sembra, Terry’s Song, la traccia nascosta dedicata al vecchio amico ed assistente Terry Magovern. Magic è dunque un disco da non sottovalutare, nella sua apparente semplicità è nascosto solo tanta urgenza comunicativa ben celata da una produzione altamente radiofonica, siamo certi che ancora una volta tutti questi brani gireranno alla grande sul palco e ancora una volta Bruce avrà fatto la cosa giusta.

Salvatore Esposito

Track List

1. Radio Nowhere
2. You'll Be Comin' Down
3. Livin' in the Future
4. Your Own Worst Enemy
5. Gypsy Biker
6. Girls in Their Summer Clothes
7. I'll Work for Your Love
8. Magic
9. Last to Die
10. Long Walk Home
11. Devil's Arcade

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