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Tutto bene a casa? Guarda...stiamo una favola.
Abbiamo messo su dei dischi di gospel e forse ne faremo qualcosa...

David Byrne, Brian Eno - Everything That Happens Will Happen Today
(Todomundo – Opal)
www.everythingthathappens.com

An electronic-folk-gospel album from former Talking Heads david Byrne and the genius of ambient Brian Eno. Very particular the words and the worlds that emerges from the music. An american story based on the old gospel roots and the feelings of today.

È un album che nasce a cena,come viene esaurientemente spiegato nelle note del disco da Brian Eno. Avrei voluto esserci solo per sapere le ordinazioni,davvero. Io magari mi sarei limitato ad un bicchiere di vino e a qualche salatino per non perdermi nulla. Comunque è andata pressappoco così : progressivo avvicinamento di David, Brian conferma di avere parecchie tracce strumentali ferme lì a perder tempo,serie di accordi che avrebbero forse meritato una lettura attenta per poter sviluppare testi adeguati, che tirassero fuori il non detto raccontato dalla musica. David decide: "Io ci provo, risentiamoci tra un pò". Piano piano, a casa, David si accorge che le tracce riportano ad echi gospel e folk decisamente americani,senza andare nei territori a volte oscuri della ambient music. Gli escono dei testi che,gli sembra,interpretino il messaggio della musica portando alla superfice una storia complessiva,un racconto,una destinazione, un marchio che con gli occhi di oggi e la musica di ieri, mai così moderna e attraente come nell'interpretazione di Eno e negli arrangiamenti successivi, sia al passo coi tempi e soprattutto sincero.
In molti si aspettavano un disco idealmente seguito del magnifico "My Life in the Bush of Ghosts" che negli anni '80 grazie al progressivo emergere di un vasto interesse riguardo i ritmi etnici seppe fondere l'elettronica con il suono della terra creando un nuovo,e basilare ancora oggi,"suono del mondo". Non è così, non ci sono strade inesplorate da percorrere in questo disco. Ci sono storie, suoni, sequenze di accordi particolari, tanto lavoro in studio e alcuni pezzi veramente belli. Cito su tutti "I Feel My Stuff", rara concessione all'autocompiacimento di due autori creativi e comunque sempre avanti ai tempi. Un verso della canzone,impreziosita dalla chitarra di Phil Manzanera,credo sia la chiave del disco: "Credo di aver atteso troppo / Sto entrando nella casa delle bambole / Alcuni giorni facciamo esercizi / Alcuni giorni facciamo armonie / Guarda da un'altra parte, guarda da un'altra parte." In "Strange Overtones" c'è Robert Wyatt in un prezioso assolo per un brano tipico del territorio appannaggio di David Byrne. Musica,parole e personalità artistica dei due autori ancora una volta, a distanza di anni, si fondono perfettamente se pure in maniera e metodo diversi creando una compattezza inusitata per molti dischi anche di autori acclamati.
La casa della copertina è progettata al computer,sicuramente eco compatibile,il giardino è curato,il quartiere tranquillo e l'atmosfera serena. La copertina di "My Life in The Bush of Ghosts" era sfocata,colori confusi e sagome umane stilizzate in un movimento confuso verso una meta sconosciuta. Forse il paragone è ardito o fuori luogo, frutto della passione per simboli a volte inesistenti, però...


Alessandro Mannozzi

Track List

Home
My Big Nurse
I Feel My Stuff
Everything That Happens
Life Is Long
The River
Strange Overtones
Wanted For Life
One Fine Day
Poor Boy
The Lighthouse

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