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Oddjob - Sumo
(act)
www.actmusic.com

Nu jazz rock fromsweden

Sapore di settanta e di buon jazz rock nordico in casa Oddjob con Sumo. Il quintetto svedese (sax, tromba, tastiere elettroniche, basso e batteria) suona con convinzione una fusion futurista primordiale fatta di larghi tema primi settanta (Golden Silver). Un tono elegiaco e un po’ solenne distacca la band da molte altre sulla scena del ritorno di questo genere. Lasciando spazio all’emozione e all’interpaly Oddjob mette in campo brani dai toni etnici (Sewersind Blues) che la dicono lunga sulle provenienze di cinque musicisti che non anno dimenticato le radici di un jazz rock che viene dal basso e da lontano, da una percezione del jazz ben diversa dalla nostra come nella riflessiva e notturna Smaland o nella successiva Painkillers, blues deviato e sostituito da accordi erosi al rock o come nella swingante Punch.
In altre parole Oddjab senza inventare niente di nuovo si posiziona nella fascia alta di un nu jazz elettrico che fa tesoro delle migliori cose del jazz rock dei settanta, sottraendo a quello una certa schizofrenia e dando indietro a chi ascolta intelligenza, classe, stile, sarcasmo, leggerezza (come nella fischiettante Where did You slip Last night) e impegno.

Ernesto de Pascale

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