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Of Montreal - Skeletal Lamping
(Polyvinyl)

Kevin Barnes, leader di Of Montreal, 9 album di indie rock da Athens, Georgia, con Skeletal Lamping chiede molto al suo pubblico: crea un alter ego dalle confuse linee sessuali, George Fruit e spinge i suoi cinque compagni agli estremi di un genere che rischia l’indefinito, fra momenti inascoltabili e momenti gloriosi (Touch Something’s Hollow), scelte schizoidi che l’artista afferma provenire dalle sue tendenze sessuali.
Kevin Barnes, bene specificarlo, è un trentacinquenne bianco sposato con una compagna del liceo il cui alter ego è un transessuale nero di nome, appunto, George Fruit. E‘ suo il punto di vista dell‘intero disco.
Negli ultimi 12 anni Barnes si è spostato da rocker low fi a prurigginosa prog pop star e adesso in Skeletal Lamping veste l’armatura del guerriero Glam, immerso in una sessaulità non lontana da quella del miglior Prince, di Freddy Mercury, del Bowie di Ziggy Stardust è però, prima di ogni altra cosa, il classico genio incompreso. L’album è quindi un pasticcio di melodie psichedeliche capricciose e bizzose, orizzonti rumorosi ed estasi aggregate in una moltitudine di frammenti sonori per un totale di 15 tracce.
Beware of Our Nubile Miscreants è divisa in nove parti, passando da una partitura di archi pastorali per finire con un muro d’eco. Surrealismo indie - potremmo azzardare - come nessuno mai prima d’ora ed esistenzialismo sessuale alla ricerca del lato oscuro della sessualità a ritmo di dance music quando questa si rende necessaria.
Kevin definisce il disco “una collezione di pop songs con la ferma intenzione di smantellare le abitudini di ascolto e la percezione che si ha oggi della musica”. Diciamo subito che Barnes riesce benissimo nel suo intento e manifesta coraggio, affrontando la superficie e scendendo nei meandri del subconscio con uno stile abrasivo e contradditorio ma assolutamente affascinante.

Adamante Adelante

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