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Boris Savoldelli & Elliott Sharp - Protoplasmic
(Moonjune Records)

Boris Savoldelli è in Italia uno tra i più diretti eredi di Demetrio Stratos. Sperimentatore nato, utilizza la voce come un vero e proprio strumento, creando effetti e colori inaspettati a suon di armonici, diplofonie, triplofonie.
Lo aveva già dimostrato nel 2008 con il suo album di debutto Insanology. Questa volta la sperimentazione si spinge forse oltre, con un album in cui, a farla da padrona, c'è un'assoluta libertà espressiva. Il progetto è un lavoro a due con il chitarrista americano Elliott Sharp, nume della scena avanguardistica e sperimantale newyorkese, rimasto molto colpito dalle sperimantazioni di Savoldelli. E' nata così una session di improvvisazione, registrata in America presso lo zOaR Studio (dello stesso Sharp ) durante la quale i musicisti hanno dato il meglio di loro per manipolare in tempo reale, nel più originale possibile dei modi, l'output dei loro strumenti. Si tratta quindi di composizioni istantanee, di un disco in cui si uniscono versatilità, emozioni del momento, capacità di cogliere l'attimo. Tra il caos e sonorità volutamente libere, a tratti ostici, si stagliano drone psichiedelici e momenti più rilassati, come il mantra dalle reminescenze vagamente indiane di Noises in my head. Interessante ma anche davvero difficile da ascoltare, quasi solo per addetti ai lavori.

GIulia Nuti


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