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The R.G. Morrison – Farewell, My Lovely
(Loose/ Audioglobe)
www.myspace.com/thergmorrison
www.loosemusic.com

The R.G. Morrison is an English songwriter that mix folk and rock with influence from The Band, Bonnie Prince Billy and Bon Iver. Farewell My Lovely is his second album and confirm all good things that he shows in the debut album released in 2006.

Proveniente dalla regione del Devon in Cornovaglia, Rupert Graeme Morrison è un giovane cantautore inglese che da qualche anno ha raccolto intorno a lui un gruppo di ottimi musicisti con i quali ha già inciso già l’ottimo Learning About Loathing nel 2006. Il suo songwriting attinge alla fonte della migliore tradizione folk americana dando vita a ballate semplici ma allo stesso tempo intense ed emozionanti dai tratti onirici e poetici, che mescolano influenze che spaziano da The Band a Bonnie Prince Billy fino a toccare Bon Iver. Tutti questi tratti così peculiari già emersi nel disco precedente, vengono ora esaltati in Farewell My Lovely, il nuovo album del cantautore inglese, un lavoro nato nella tranquillità domestica della sua casa in Cornovaglia dove ha inciso dal vivo ed in analogico ogni singolo brano. Un approccio volutamente artigianale che rimanda ad altri artisti di punta della Loose come The Felice Brothers o il progetto The Duke And The King. Le ballate di R.G. Morrison, però, più che all’alternative country sembrano guardare ai Basement Tapes di The Band, come nel caso delle splendide ballate Virginia e Beckett, o ancora nella intensa I Won’t Waltz nel quale la linea melodica dettata dal piano rimanda al primo Tom Waits mentre la voce ricorda quella di Tom York. Il disco si muove così attraverso chiaroscuri poetici, densi di melanconia, attraverso i quali si staglia la voce di Morrison in tutta la sua intensità, dando spessore e profondità tanto ai brani più introspettivi come Broken Hands quanto a quelli più solari come Love, Lobour, Lost o i rimandi al West Coast Sound di Grampher Kelly e Clea Duval. R.G. Morrison si segnala dunque come una delle sorprese di quest’anno tanto per la qualità del suo songwriting quanto per la bontà del sound di questo disco. Un disco tutto da ascoltare per capire dove si sta indirizzando il cantautorato inglese.

Salvatore Esposito

1. Love, Labour, Lost
2. Virginia
3. Songbird
4. Beckett
5. Broken Hands
6. I Won't Waltz
7. ...Introducing Diamond Valley
8. Grampher Kelly
9. Small Town
10. It's Not How You Love
11. Clea Duval

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