.



Ada Montellanico e Enrico Pieranunzi - Danza di una ninfa, storie di Tenco
(Egea)
www.egeamusic.com



Il progetto comune dedicato a Luigi Tenco ad opera della cantante Ada Montellanico e di Enrico Pieranunzi, uno dei più rigorosi pianisti del jazz italiano, sarà fra le punte di diamante della nuova stagione (esordio a Roma il 30 settembre al Parco della musica www.musicaperroma.it). L’album che il duo ha prodotto, “Danza di una ninfa, storie di Tenco”, è ricco di spunti originali che mostrano le capacità, non solo come interpreti ma anche come autori, ma, più di ogni altra cosa, ha un valore aggiunto costituito dai testi inediti del cantautore genovese, donati agli artisti dalla famiglia e musicati dalla Montellanico e da Pieranunzi.

Il pianista romano ha in stabilmente in mano la situazione e, intelligentemente, ha voluto al suo fianco un sensibile multistrumentista di fama internazionale del calibro di Paul McCandles, un bravissimo musicista non più di primo pelo (lo ricordiamo con Paul Winter Consort prima ancora che con gli Oregon). Intorno alla triangolazione voce/piano/fiati Pieranunzi ha costruito un ottimo gruppo scegliendo Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bebo Ferra alla chitarra, Michele Rabbia alla batteria e Piero Salvatori al violoncello come gruppo stabile, aumentati dall’Arkè String Quartet in alcuni brani.

Siamo davanti a un materiale originale molto delicato, come lo può essere quello inedito di un artista da quasi trent’anni scomparso e del quale per la prima volta un manoscritto esce dal protettivo archivio di famiglia. I testi inediti, quattro, sono trattati con rispetto e competenza: “Danza di una ninfa sotto la luna” è il più completo, ”Mia cara amica” cinica constatazione di un non amore è adeguatamente melanconico, ”Da quando”, una ballad sospesa sia nella musica che nel testo è il meno riuscito dei quattro, mentre la conclusiva “o me”, è il più ritmico e quello in cui lo sforzo musicale si dirige verso territori che fanno tornare alla mente i primi Return to Forever con Flora Purim.

Ada Montellanico, che i fan del jazz conoscono bene per il suo talento, canta con una strana tecnica di dividere le canzoni in blocchi e fa perdere un po’ la continuità dei contenuti. Ella ha una tecnica straordinariamente precisa e puntigliosa nelle divisioni e un sistema di scansioni che la rendono facilmente riconoscibile anche ai non adepti. La sua voce scivola sopra gli strumenti - manca la pancia e la rabbia che Tenco aveva dentro - e le parole, qualche volta, passano via mentre – ricordiamolo – nell’interpretazione di Luigi Tenco esse pesavamo quintali.
Ada Montellanico e Enrico Pieranunzi hanno lavorato molto per equilibrare l’offerta, sicuramente consapevoli dei rischi cui si andava incontro: in “Mia cara amica “ la Montellanico pare distaccarsi dal significato del testo che Tenco fa trasparire chiaramente parola dopo parola senza possibilità di sbagliare ma quando lascia posto a Pieranunzi ci pensa il pianista romano a reinventare tutta la forma canzone in obbligati e girandole di temi e contro temi ben organizzati. A riaffermare il primato delle linee originarie dettate dal cantautore, “Danza di una ninfa” offre poi una buona scelta di brani già editi del repertorio di Tenco, come la bella “Ho capito che ti amo” che funziona meglio del resto e riassetta la sequenza.

In generale, si deve ammettere che dare alle parole di Tenco la giusta dimensione musicale non è proprio facile e un commento oggettivo è davvero difficile per il recensore. Per fare quest’album ci si è dovuti gettare dietro le spalle l’oggettività, sempre che ne possa esistere una che riguardi il cantautore.

Come scrive Walter Veltroni nelle note allegate “Ada ed Enrico convivono con gli inediti di Tenco immaginandone una possibile dimensione. Una, Tenco forse ne avrebbe scelte altre”. E’ questa la migliore considerazione che si poteva fare a “Danza di una ninfa”. Un disco che dobbiamo accettare per quel che è. Se a Tenco sarebbe piaciuto, questo no, non lo sapremo mai.

Ernesto de Pascale

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.

eXTReMe Tracker