.

LIVE

BELLINZONA, PIAZZA BLUES 2009

Piazza blues festival si conferma una delle rassegne più interessanti del settore.
Da alcuni anni la manifestazione è stata rinvigorita dalla cura del direttore artistico Fritz Jacober che con competenza unica, ha fatto si che nel cuore del Ticino arrivasse quanto di meglio in circolazione. La ventunesima edizione svoltasi nei tre giorni che vanno dal 16 al 18 Luglio, ha presentato un cartellone a dir poco eccezionale. Bellinzona, con la sua incantevole piazza del governo è stata teatro di uno spaccato musicale assai vivo, legato alle immarcescibili dodici battute.

Il tutto ha inizio giovedì. L’onore di aprire le danze spetta al bravissimo one man band Little JC, proveniente da Friburgo. Perfettamente a suo agio con chitarra, armonica e cassa, sciorina un repertorio tutto forza e feeling. A ruota dell’ottimo lavoro discografico, quest’anno, non poteva assolutamente mancare la parata di stelle chiamata Chicago Blues a Living Story. Intrigante tributo musicale, che percorre un tragitto storico temporale dell’evoluzione del blues della città ventosa dalle radici ai giorni nostri. La memoria dei maestri Muddy Waters, Howlin’ Wolf, Jimmy Reed e Sonny Boy Williamson affidata ai discepoli più fedeli che rispondono al nome Billy Boy Arnold, John Primer, Billy Branch e Lurry Bell. A chiudere la serata arriva infine l’ottimo il texano Sherman Robertson. Chitarrista e cantante di primordine, scarica sulla platea una performance ricca di energia e stile.

Il Venerdì il tempo non è certo d’aiuto, ma non è sufficiente a scoraggiare gli appassionati che comunque si presentano in buon numero all’appuntamento. Si parte subito a spron battuto con il canadese JW Jones. Giovane cantante chitarrista, nel bagaglio ha una serie di ottimi dischi e collaborazioni di tutto rispetto. La sua ricetta fa riferimento alla tradizione migliore con shuffle di buona fattura, preludio all’ingresso in campo dell’atteso chitarrista Little Charlie Baty, che abbandonati i Nighcats di Rick Estrin, si dedica a comparsate esplosive tutte in tema swing e jump. L’inizio non poteva essere migliore. Il tempo di un veloce cambio palco ed ecco presentarsi sul palco i Mighty Flyers di Rod Piazza. Credo sia inutile tessere le lodi di questo leggendario armonicista. I suoi concerti sono sempre un evento unico. Le trame ritmiche sono di competenza di un trio composto dalla pianista nonchè moglie Honey Piazza, dal batterista David Kida e per l’occasione dalla sei corde di Kirk Fletcher.

Little Charlie Baty

Il carismatico Rod, con una naturalezza disarmante inanella un pezzo dopo l’altro concedendosi un vero e proprio bagno di folla nel finale pirotecnico che lo vede scendere dal palco per un tour de force strumentale in piazza del governo. Straordinario. Nel frattempo, allo stand della Crosscut records, ho modo di salutare Detlev Hoegen, che mi parla con entusiasmo del nuovo box (ben sette cd + libro) di Freddie King edito dalla Bear Family. Una perla che deve essere presente in ogni collezione che si definisca tale.
Potrebbe essere fnita qui, ma evidentemente non basta perché il finale della seconda serata è affidato a Dwayne Dopsie stella emergente dello Zydeco.

Rod Piazza

L’ora tarda consiglierebbe di andare a letto, ma quando siamo da queste parti non si può assolutamente mancare al dopo festival che si tiene in un vero e proprio tempio della musica live che risponde al nome di Grotto Pasinetti o più semplicemente Paso in località Gorduno dove, a fare gli onori di casa ci pensa Lucio Robbiani. Chiamarle jam session o dopo festival che dir si voglia è quantomeno riduttivo. Appena facciamo ingresso nel club, il piccolo palco è nelle mani del chitarrista Alex Scultz in compagnia della Severn record Blues & Soul Revue. È solo un antipasto di quello che vedremo la sera successiva, ma che livello! Allo voce si alternano Tad Robinson e Darrel Nulisch che fra lunghi slow blues e sapide ballate soul, aprono la strada alle giovani leve presenti. Il tempo vola e dopo almeno tre ore di musica il riposo ci spetta di diritto. Il Sabato torniamo in piazza e questa volta il tempo è clemente. Puntualissimo alle 21 fa il suo ingresso Walter Liniger. Non vorrei abusare ancora una volta di aggettivi altisonanti. Ma qui il leggendario è nuovamente d’obbligo. Nativo di Berna, ma americano d’adozione, da sempre dedica anima e corpo allo studio ed alla diffusione della musica afroamericana. Da anni insegna il blues in prestigiose università americane e negli anni i suoi percorsi si sono incrociati con maestri riconosciuti del Mississippi come James Son Thomas, Jack Owens e Johnny Woods. Il suo set è propedeutico come conviene ai lumi di un sapiente maestro. Una lezione a base di chitarra e armonica da tenere a mente.

Alex Schultz

Lungamente applaudito Liniger fa da apripista alla lunga performance della Severn Record Blues & Soul Revue. Come detto in precedenza, la revue brilla per le sue stelle che rispondono al nome di Alez Schultz, Tad Robinson e Darrell Nulisch. Comunque i comprimari non sono da meno. Tanto per citare l’intero lotto degli intervenuti che raggiunge un massimo di otto è bene ricordare che al basso c’è Steve Gomes (una vita al fianco di importanti musicisti a cominciare da Ronnie Earl), mentre dietro ai tamburi siede Robb Stupka. Non manca l’organo ed il piano di Kevin Anker, rinforzato dalla sezione fiati affidata a David Finnell (tromba) e Frank Mitchell (sassofoni). Il risultato? Una miscela raffinata, che traendo forza vitale dal blues scivola in un soul graffiante di marca stax.

Susan Tedeschi

Il saluto finale è tutto al femminile. Susan Tedeschi non si fa certo attendere. In pochi minuti è padrona della piazza rivelandosi interprete di razza e classe cristallina. Sostenuta da una band di ottimo livello ci regala lunghe ballate e blues mozzafiato con la slide in bella evidenza. Chiusura in grande stile con numerosi bis e consegna di fiori. C’è ancora tempo per festeggiare tutti insieme. Immancabile l’ultima puntata al Paso per la jam, diretta da JW Jones e Little Charlie Baty. Si finisce nuovamente a tarda notte. Non rimane che salutare e ringraziare tutte le persone dello staff organizzativo che ci hanno aiutato e dare appuntamento alla ventiduesima edizione.

Fabrizio Berti

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker