. Regina Spektor – Begin to hope
madeleine peyroux Regina Spektor – Begin to hope
(Sire)
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Regina’s underground folk meets pop music

Con il suo quarto album, Begin to Hope, la reginetta dell’anti-folk newyorkese Regina Spektor sembra portare a compromessi la sua istintiva vena di cantautrice con una marcata attitudine pop.
Nata in Russia nel 1980 ma stabilitasi presto con i genitori a New York, la Spektor ha conquistato l’attenzione internazionale con il suo album Soviet Kitsch, del 2004. Le sue canzoni hanno fatto il giro del mondo con la successiva compilation Mary Ann Meets the Gravediggers and Other Short Stories (Transgressive, 2005), che ha beneficiato di una distribuzione internazionale.
A caratterizzare il nuovo album che la Spektor pubblica per la Sire Records è la propensione verso melodie e atmosfere pop, come è affermato fin dall’apertura del disco con il brano e singolo Fidelity. Atmosfere simili identificano anche la successiva e più cantabile Better, così come l’altro singolo tratto fino ad ora da questo disco dal titolo On the Radio. I momenti più intimi e cantautorali però non mancano, e si fanno sentire su brani come Field Below o Après Moi, quest’ultimo molto intenso e dai toni noir. E’ proprio in questi momenti che il talento più naturale e genuino della Spektor si fa riconoscere.
Begin To Hope è un buon album e forse varrà alla brava cantautrice un più solido appiglio per il mercato di massa, ma ascoltandolo da cima a fondo la riflessione che ne deriva è che il lato della Spektor che più convince è quello puro di cantautrice, lo stesso che fino adesso le ha portato fortuna e su cui forse tornare a contare di più in futuro.

Giulia Nuti

Track list

Fidelity
better
Samson
On the Radio
Field below
Hotel Song
Après Moi
20 years of snow
that time
Edit
Lady
Summer in the city

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