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Recensioni

Chimes of Freedom: Songs of Bob Dylan, Honoring 50 Years of Amnesty International

15 maggio 2012 by Matteo Vannacci in Dischi


Fontana
http://music.amnestyusa.org

In 1961, while Bob Dylan was beginning its incredible career, Amnesty International began to protect human rights around the world. Today, the London-based organization has chosen to celebrate its half-century with a tribute to one of the most inspiring singer of the contemporary era.

Nel 1961, a Londra, iniziò l’attività dell’organizzazione non governativa Amnesty International. Nei successivi 50 anni Amnesty ha rappresentato un costante punto di riferimento per tutte le persone interessate alla tutela dei diritti umani e una fiaccola di speranza per coloro i cui diritti umani sono stati violati da dittatori o governi avidi di potere e assetati di violenza.

Lo stesso anno, un giovane ventenne del Minnesota stava appena iniziando – dalla Factory di New York – ad accordare la sua chitarra sulla voce di un’intera generazione. Per i successivi quattro anni, un periodo minimale della sua eterna carriera, Bob Dylan sarebbe diventato letteralmente la “voce” dei movimenti civili negli Stati Uniti. Qualcosa di più di un cantautore, qualcosa di diverso da un poeta, non un leader politico e meno che mai un attivista, ma abbastanza grande da aprire con le proprie canzoni il celeberrimo comizio di Martin Luther King “I have a dream”. Schiacciato da una notorietà ai limiti dell’idolatria, da un genio incontenibile e da uno spirito troppo indipendente per essere inquadrato Dylan sarebbe tornato raramente sui temi della sua troppo breve giovinezza, preferendo dedicarsi alla poetica della visione e del sentimento: disincanto individualista o rifugio introspettivo, a seconda del grado di delusione provocato dall’esilio volontario del “profeta”, scomparso tra gli anelli di fumo della sua mente.

Le “canzoni di protesta” di Bob Dylan, terribile definizione affibbiatagli da una stampa alla ricerca di facili categorizzazioni, sono comunque rimaste nel paradiso della musica, senza che nessuno sia riuscito a sfiorarne la grandezza.

Non è quindi per niente sorprendente che a mezzo secolo di distanza, cogliendo la scia dell’onda sprigionatasi nel 1961, Amnesty International abbia deciso di affidare la celebrazione musicale del proprio anniversario alle canzoni del menestrello americano. Per farlo ha scelto un titolo indicativo, Chimes of Freedom, le campane della libertà: non solo un augurio  per i miliardi di esseri umani costretti a vivere schiacciati dal peso della repressione fisica o intellettuale, ma anche una canzone estremamente significativa. Contenuta nell’album Another Side Of Bob Dylan, Chimes of Freedom rappresenta infatti l’ultima canzone “politica” degli anni ’60 dylaniani: un pezzo di commiato, splendido, visionario e complesso, un inno assoluto di speranza e libertà, fuori dallo spazio e dal tempo.

 

Commentare pezzo per pezzo l’intero monumentale cofanetto – 73 canzoni per oltre 5 ore di musica – sarebbe un’operazione piuttosto leziosa. Meglio fornire, piuttosto, alcune coordinate: come prevedibile la raccolta è dominata da pezzi provenienti dal repertorio dylaniano degli anni ’60, addirittura 41. L’album più rappresentato, e anche questo non sorprende, è The Times They Are A-Changin’, praticamente presente in versione integrale. Le cover, in stragrande maggioranza inedite, si concentrano soprattutto su canzoni celebri, per la loro forza comunicativa o semplicemente per la maggiore attrattiva commerciale (i proventi del resto servono a supportare le cause di Amnesty in tutto il mondo). Gli artisti che si sono cimentati nell’opera sono grandissimi nomi della musica internazionale (da Mark Knopfler a Patti Smith, da Joan Baez a Sting, passando per Pete Seeger, Pete Townshend, Eric Burdon, Marianne Faithful, Elvis Costello) o quasi sconosciuti (con l’aggiunta di alcuni teen idol).

La cover è un esercizio difficile, una cover di Dylan lo è di più. Senza il talento o la passione, senza “aver vissuto” Dylan – come gli splendidi Knopfler, Smith e Baez – è difficile proporre un pezzo che non sia “orecchiabile” semplicemente perché simile all’originale. 73 canzoni, 72 se si eccettua proprio Chimes of Freedom, riproposta nella sua versione in studio del 1964, sono moltissime: impossibile che siano tutte dei capolavori. Molte pagano il confronto con cover più celebri (All Along the Watchtower, Mr. Tambourine Man), spesso degli stessi artisti del disco: ad esempio i Gaslight Anthem sono un ottimo gruppo, ma confrontarsi con Changing of the Guards, che molti conoscono direttamente nella versione di Patti Smith, non sarebbe facile per nessuno.

Nel complesso, trattandosi comunque di una raccolta di canzoni di per sé splendide, il cofanetto ha una facilità di ascolto sorprendente e chiunque è in grado di “costruire” una propria compilation di 12-15 pezzi.

Se vogliamo dare alcuni input, sono da ascoltare assolutamentee: Bob Dylan’s Dream, in una splendida versione pop di Bryan Ferry; la sognante Boots of Spanish Leather del gruppo indie statunitense The Airborne Toxic Event; la spiazzante rielaborazione strumentale di Don’t Think Twice da parte del quartetto di musica classica (con ispirazioni jazz) Kronos Quartet; Restless Farewell di Mark Knopfler, una garanzia, forse addirittura migliore dell’originale; e infine la commovente versione di Forever Young da parte di Pete Seeger, un altro campione dell’attivismo civile capace, a 92 anni, di regalare un’esecuzione meravigliosa, che senza dubbio resterà nella storia delle cover di Bob Dylan: una vera e propria perla.

Matteo Vannacci

Tracklist:

CD1:
 1) Johnny Cash feat. The Avett Brothers - One Too Many Mornings
 2) Raphael Saadiq - Leopard-Skin Pill-Box Hat
 3) Patti Smith - Drifter's Escape
 4) Rise Against The Machine - Ballad of Hollis Brown
 5) Tom Morello - Blind Willie McTell
 6) Pete Townshend - Corrina, Corrina
 7) Bettye LaVette - Most of the Time
 8) Charlie Winston - This Wheel's On Fire
 9) Diana Krall - Simple Twist of Fate
 10) Brett Dennen - You Ain't Goin' Nowhere
 11) Mariachi El Bronx - Love Sick
 12) Ziggy Marley - Blowin' in the Wind
 13) The Gaslight Anthem - Changing of the Guards
 14) Silversun Pickups - Not Dark Yet
 15) My Morning Jacket - You're a Big Girl Now
 16) The Airborne Toxic Event - Boots of Spanish Leather
 17) Sting - Girl from the North Country
 18 Mark Knopfler Restless Farewell

 CD2:
 1) Queens Of The Stone Age - Outlaw Blues
 2) Lenny Kravitz - Rainy Day Women #12 & 35
 3) Steve Earle & Lucia Micarelli - One More Cup of Coffee (Valley Below)
 4) Blake Mills - Heart Of Mine
 5) Miley Cyrus - You're Gonna Make Me Lonesome When You Go
 6) Billy Bragg - Lay Down Your Weary Tune
 7) Elvis Costello - License to Kill
 8) Angelique Kidjo - Lay, Lady, Lay
 9) Natasha Bedingfield - Ring Them Bells
 10) Jackson Browne - Love Minus Zero/No Limit
 11) Joan Baez - Seven Curses (Live)
 12) The Belle Brigade - No Time To Think
 13) Sugarland Tonight - I'll Be Staying Here With You (Live)
 14) Jack's Mannequin - Mr. Tambourine Man
 15) Oren Lavie - 4th Time Around
 16) Sussan Deyhim - All I Really Want To Do
 17) Adele - Make You Feel My Love (Live)

CD3:
 1) K'naan - With God On Our Side
 2) Ximena Sariñana - I Want You
 3) Neil Finn with Pajama Club - She Belongs to Me
 4) Bryan Ferry - Bob Dylan's Dream
 5) Zee Avi - Tomorrow Is a Long Time
 6) Carly Simon - Just Like a Woman
 7) Flogging Molly - The Times They Are A-Changin'
 8) Fistful Of Mercy - Buckets of Rain
 9) Joe Perry - Man Of Peace
 10) Bad Religion - It's All Over Now, Baby Blue
 11) My Chemical Romance - Desolation Row (Live)
 12) RedOne featuring Nabil Khayat - Knockin' on Heaven's Door
 13) Paul Rodgers & Nils Lofgren - Abandoned Love
 14) Darren Criss featuring Chuck Criss of Freelance Whales - New Morning
 15) Cage the Elephant - The Lonesome Death of Hattie Carroll
 16) Band of Skulls - It Ain't Me, Babe
 17) Sinéad O'Connor - Property of Jesus
 18) Ed Roland and The Sweet Tea Project - Shelter from the Storm
 19 Kesha - Don't Think Twice, It's All Right
 20) Kronos Quartet - Don't Think Twice, It's All Right

 CD4:
 1) Maroon 5 - I Shall Be Released
 2) Carolina Chocolate Drops - Political World
 3) Seal & Jeff Beck - Like A Rolling Stone
 4) Taj Mahal - Bob Dylan's 115th Dream
 5) Dierks Bentley - Senor (Tales of Yankee Power) (Live)
 6) Mick Hucknall - One of Us Must Know (Sooner or Later)
 7) Thea Gilmore - I'll Remember You
 8) State Radio - John Brown
 9) Dave Matthews Band - All Along the Watchtower (Live)
 10) Michael Franti - Subterranean Homesick Blues
 11) We Are Augustines - Mama, You Been On My Mind
 12) Lucinda Williams - Tryin' To Get To Heaven
 13) Kris Kristofferson - Quinn The Eskimo (The Mighty Quinn)
 14) Eric Burdon - Gotta Serve Somebody
 15) Evan Rachel Wood - I'd Have You Anytime
 16) Marianne Faithfull - Baby, Let Me Follow You Down (Live)
 17) Pete Seeger with The Rivertown Kids - Forever Young
 18) Bob Dylan - Chimes of Freedom