Alessandro Battistini – Cosmic Sessions

(Club de Musique / Ird)

www.alebattistini.com

Il disco è registrato a Lecco, ma se dobbiamo trovare qualche elemento italiano fra le tracce facciamo un po’ di fatica. Alessandro Battistini, già conosciuto come leader dei Mojo Filter, si è messo un cappello a tese larghe e gli stivali, ha fatto un bel respiro e ha assimilato quanta più atmosfera americana possibile. Anzi Americana con la A maiuscola se vogliamo intendere il genere, fatto in Italia ma con contributi importanti di Oltreoceano. A partire da Jono Manson che ne ha curato la masterizzazione, a John Egenes a mandolino, banjo e pedal steel, Craig Dreyes a flauti e sax. Ma c’è anche il contributo importante di Antonio Gramentieri dei Sacri Cuori, musicista che da sempre guarda fuori Italia per le sue ispirazioni. Cosmic Sessions è un album che non preme sull’acceleratore del ritmo e delle dinamiche muscolari. Piuttosto prende per mano l’ascoltatore e lo porta dentro la propria casa (o ranch se preferite) a godere di canzoni basate sulla melodia ben scritta con una strumentazione rispettosa di un’atmosfera sempre in punta di piedi. Ciò non vuol dire che non ci si diverta: a partire dalla ballata iniziale Nothing more to Say, a Fill My Word con elementi zydeco, alla essenziale Home, alla curiosa suite The Wise Rabbit fino al mini saggio bluegrass di Screaming Old Wood. La pronuncia inglese, elemento rischioso in disco del genere, è impeccabile.  L’esame di Americana può considerarsi superato a pieni voti.

Michele Manzotti

Tagged Alessandro Battistini, Americana, Antonio Gramentieri, Jono Manson