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Recensioni

Igudesman & Joo con l’ORT, Teatro Verdi, Firenze, 29 aprile 2015

13 maggio 2015 by Giulia Nuti in Concerti, Recensioni
www.orchestradellatoscana.it/ 

 


Nel teatro e nel cinema vale la regola per cui è più difficile far ridere che far piangere. Neanche la musica è immune a questo assioma e mettere in piedi uno spettacolo in grado di coinvolgere, emozionare, far ridere e allo stesso tempo far apprezzare l’oggetto stesso della performance (in questo caso la musica classica) è una sfida decisamente ardua.
Che Igudesman & Joo in quest’arte siano dei maestri non è una novità e il loro nuovo spettacolo, “UpBeat”, sembra confermarlo in pieno.
Presentato in prima assoluta il 29 aprile 2015 al Teatro Verdi di Firenze assieme all’ ORT – Orchestra della Toscana, “UpBeat” è un fiume di comicità che sovverte alla radice ogni regola di serietà dello spettacolo classico. Tuttavia, il russo Aleksey Igudesman e l’anglo coreano Richard Hyung-Ki Joo non peccano mai di cattivo gusto e in questo sta la loro più grande forza. E’ in virtù di questa loro straordinaria abilità che possono permettersi di trasformare il più solenne Wagner in una scanzonata danza klezmer , con tanto di Igudesman vestito da rabbino, senza suscitare sdegno ma conquistando con spontaneità la simpatia dell’intero pubblico.

Vista la notorietà già acquisita non era facile concepire uno spettacolo nuovo, ma il duo ha raggiunto l’obbiettivo con successo. Si va dall’introduttiva carrellata di suonerie che arrangiano il celebre Nokia ringtone in tutti gli stili (ce n’è per tutti i gusti, da Mozart a Schönberg) a quello che potremmo definire un “concerto per tosse” (in cui solista, orchestra e pubblico finiscono a tossire al ritmo della bacchetta), dalla simulazione in tempo reale di un film horror ai curiosi medley in cui Mozart diventa Oh Susanna e Johann Strauss Oh My Darling Clementine (testimoniando come certi arrangiamenti del duo siano tutt’altro che banali). Ma nello spettacolo trovano posto anche i litigi dei due per contendersi il posto sul podio di direttore, qualche intermezzo in solitaria tra cui un intervento al fulmicotone di Igudesman, Joo che lascia il pianoforte e imbraccia la melodica (uno tra gli strumenti meno accademici al mondo).  Una menzione speciale va all’Orchestra della Toscana: divertente e in primis divertita, si è rivelata la spalla perfetta per Igudesman & Joo, con i musicisti disponibili a ballare e saltare, alzarsi e simulare una corale (e straordinariamente d’effetto) slow motion, persino inscenare un matrimonio.
A completare il lato comico c’è stata l’ottima qualità dell’esecuzione. Dietro l’apparente immediatezza di ogni spettacolo di Igudesman & Joo, infatti, è bene ricordare che si nasconde una grande preparazione. Bellissima serata, capace di travalicare le barriere tra concerto classico e cultura pop, parlare a un pubblico eterogeneo e lasciare tutti estremamente soddisfatti.

Giulia Nuti

Foto © Marco Borrelli, Fonte: Pagina Facebook ufficiale dell’Orchestra della Toscana

 

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