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Blood and Roses, Tributo a Ewan MacColl, Barbican, Londra, 9 novembre 2015

12 novembre 2015 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.ewanmaccoll.co.uk
www.peggyseeger.com

Foto (c) Mark Allan: dall’alto Peggy Seeger, Seth Lakeman e il finale di Blood and Roses

“La prima volta che ho visto il tuo viso”, “The First Time Ever I Saw Your Face” è un brano portato al successo tanti anni fa da Roberta Flack, ma è stato ripreso da altri musicisti quali Celine Dion e Johnny Cash. Lo aveva scritto nel 1957 il cantautore gallese Ewan MacColl dedicandolo all’allora giovane moglie Peggy Seeger. E’ stata proprio lei, splendida ottantenne, a interpretare questo pezzo sul palco del Barbican di Londra. L’occasione era una serata tributo a MacColl dal titolo Blood and Roses, Sangue e rose a simboleggiare l’interesse del musicista (che era anche ricercatore di brani popolari e attivista politico) per argomenti sociali che non escludeva quello più strettamente legato all’amore.

I figli Calum e Neill MacColl hanno organizzato questo tributo anche per l’uscita di un album chiamato Joy of Living, antologia di brani del padre interpretati da vari musicisti. A partecipare a questa festa musicale esponenti del folk britannico quali Martin & Eliza Carthy, The Unthanks, Seth Lakeman, Ben Nichols, Chaim Tennenbaum, Damien Dempsey. Una serata durata oltre due ore dove tutti gli ospiti si sono alternati in scena presentando l’artista successivo in un clima quasi familiare. Un’occasione per ascoltare le doti di violinisti e cantanti di Eliza Carthy (Space Girl, The Fitter’s Song) e Seth Lakeman (Shoals of Herring, Death of A Nobody), la classa immensa di Martin Carthy (Champion At Keeping ‘Em Rolling), le voci di Rachel e Becky Unthanks (Cannily Cannily, Terror Time) il lavoro dei fratelli MacColl.

Ai quali è affidata anche la guida della parte finale di primo e secondo set, rispettivamente con i canti dei marinai (Sea Shanties) e con Joy of Living dalla musica tratta da una villanella napoletana (Madonna tu mi fai). Oltre ai bis conclusi con Manchester Rambler che ha sancito il clima di festa per un omaggio molto apprezzato dal pubblico.

Michele Manzotti

 

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