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Interviste

Scott Matthew: “Melodie, ecco la mia passione”

9 marzo 2016 by Michele Manzotti in Interviste

www.scottmatthewmusic.com

foto (c) Michael Mann

Viene dall’altro emisfero e al tempo stesso dall’altra parte dell’oceano. Infatti Scott Matthew è australiano, ma ha scelto New York per la sua vita e l’attività professionale. E’ autore di vari album di successo, non ultimo il più recente This Here Defeat, che si aggiunge a Unlearned e a Shortbus, colonna sonora del film in cui era anche attore. This Here Defeat, scritto nel giro di pochi giorni a Brooklyn, è poi stato inciso in Europa con il cofondatore dei Madredeus Rodrigo Leão. Scott Matthew è venuto in tour in Italia per mostrare il suo cantautorato. Lo incontriamo in occasione della sua tappa fiorentina allo spazio Alfieri (giovedì 19 marzo alle 21).

Il suo ultimo disco è stato registrato a Lisbona con Rodrigo Leão dei Madredeus. E’ stata una sua scelta o è stato contattato direttamente da lui?

«Con Rodrigo Leão avevamo già collaborato in precendenza, trovandomi a mio agio nello scambio di esperienze musicali. Ed è per questo che alla fine, dopo aver inciso i miei precedenti album a New York ho deciso di volare a Lisbona. Diciamo che c’è stata la voglia di respirare aria nuova»

Lei è australiano e vive a New York, come si è trovato in Europa?

«Molto bene, forse proprio in base a questa mia scelta di vivere in un altro posto da quello dove sono nato. Mi sono adattato perfettamente al vostro modo di vita, fose più che a New York dove non tutto è a portata di mano».

Veniamo alla sua musica, spesso lei usa la forma della ballata per le sue canzoni, con l’amore come argomento principale. Anche la gioia deve passare attraverso la malinconia?

«In effetti posso sembrare un po’ troppo malinconico nelle mie canzoni. Però non sono così di carattere: generalmente sono allegro. Piuttosto uso in modo particolare la melodia e le ballate sono il mio modo preferito per esprimermi».

Il suo penultimo album Unlearned era dedicato a canzoni d’amore scritte da altri, anche di generi diversi. Come le è venuta l’idea?

«Mi piace molto interpretare i brani degli altri, forse più che quelli miei. La scelta dei brani (come I Wanna Dance With Somebody di Withney Houston o Love Will Tear Us Apart dei Joy Division) è stata fatta in base alle mie passioni e alla voglia di ricrearli secondo il mio stile».

Con chi sarà sul palco?

«Sam Taylor al pianoforte e al violoncello e Jürgen Stark Stark alla chitarra, due musicisti con i quali mi trovo molto bene e che si sono inseriti nella mia musica».

Michele Manzotti

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