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Recensioni

Allah-Las, Festival Beat, Salsomaggiore, 1 luglio 2016

3 luglio 2016 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.allah-las.com
www.festivalbeat.net

Foto (c) Serena Groppelli: dall’alto Allah-Las, The Strollers, e il pubblico del festival

La storia di questo gruppo ha origine in un negozio di dischi. E che negozio! E’ Amoeba a Los Angeles, uno dei più grandi e noti al mondo dove lavorano tre di loro. Cresciuti a pane e Byrds, ma attratti anche dai Love, dal Beat britannico e dal country urbano, vengono scoperti da Nick Waterhouse. Così nel 2008 nascono gli Allah-Las. La formazione losangelina ha scelto il Festival Beat di Salsomaggiore, giunto alla sua edizione numero 24, per la sua unica data italiana. Gli Allah-Las, sicuramente la principale attrazione della rassegna nel 2016, salgono sul palco dopo mezzanotte. Prima di loro a scaldare l’ambiente  l’argentino Rolando Bruno, un personaggio pittoresco che sembra uscito da un B-movie a cui è stato affidato l’intrattenimento durante i cambi palco, gli spagnoli Los Retrovisores che hanno affrontato un repertorio con elementi funky e ska e gli svedesi The Strollers, legati a un suono garage molto energico con qualche buona canzone in catalogo.

Appena iniziato a suonare, gli Allah-Las hanno dimostrato essere di un altro pianeta rispetto a chi gli ha preceduti. Al loro attivo hanno due album di ottimo livello, quello omonimo del 2012 e Worship the Sun del 2014. Sicurezza strumentale, suono personale e riconoscibile, pur ispirato a qualche decennio fa. Basti ricordare brani come Tell Me (What’s On Your Mind), Catamaran, Don’t You Forget It, Calico Review,  per capire come un’epoca musicale possa sopravvivere al meglio e in modo attuale grazie alle visioni e alla passione di un gruppo di ragazzi californiani.

Michele Manzotti

 

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