il popolodelblues

Recensioni

An evening for Jack, O2 Shepherd’s Bush Empire, Londra, 25 ottobre 2016

26 ottobre 2016 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.jackbruce.com

«Ho conosciuto Jack Bruce nel 1962 e sono stato io a portarlo da Glasgow a Londra. Sono veramente dispiaciuto che non sia con noi. Mi sono operato al cuore sei mesi fa e proverò a suonare la batteria dedicando questo momento a lui». È toccato a Ginger Baker dare vita al momento più commovente della serata. Ma An evening for Jack, iniziativa benefica dedcata a Jack Bruce a due anni dalla scomparsa dal figlio Malcolm e da Pete Brown perfetto maestro di cerimonie, ha assunto i contorni di una festa. Tanti musicisti sul palco, un po’ di confusione («everyone is everywhere» ha detto Pete Brown), scaletta talvolta improvvisata. Al tempo stesso grande divertimento e un tributo a un musicista che non è stato solo il bassista dei Cream. Il trio con Baker ed Eric Clapton, da cui sono nati i grandi capolavori del rock blues, ha sicuramente fatto passare in secondo piano una ricchissima produzione successiva. Dischi belli e imporanti dove Bruce ha messo in evidenza le sue doti di compositore esplorando vari stili.

La serata, aperta da Bob Harris storica voce della Bbc, ha visto tre generazioni di musicisti impersonate da Malcolm Bruce e da sua figlia oltre che dai coetanei di Jack. Personalità varie, da Paul Young a Steve Hackett, da Terry Reid (voce solista in White Room) a Mick Taylor (chitarra solista nello stesso brano), da Chris Spedding a Trevor Horn hanno dato vita a un programma dove folk e blues hanno poi virato verso il rock classico e i funky prima di tornare al punto di partenza. Fra le perle della serata, Theme from an imaginay western e Politicians entrambe con un Pete Brown particolarmente ispirato, il blues di Spoonful con Steve Hackett, Never tell your Mother, Keep it Down, e la dark ballad Ships in the Night. Sushine For Your Love è stata affidata alla voce femminile di Lulu, facendo scatenare il pubblico. Che alla fine si è alzato in piedi nella Crossroad finale con tutti sul palco condotti da Brown, folletto scatenato e grande professionista. Oltre che amico inconsolabile, così come inconsolabile era buona parte del pubblico.

Michele Manzotti

Dall’alto Ginger Baker, il finale del concerto e Pete Brown che presenta gli ospiti

Tagged , , , ,

Related Posts