il popolodelblues

Special

Linguaggi di jazz italiano 2

19 giugno 2017 by Michele Manzotti in Special

Germano Mazzocchetti Ensemble – Asap (Incicipit / Egea) germanomazzocchetti.info

La fisarmonica di Mazzocchetti ci porta in atmosfere fisiche e spirituali al tempo stesso. Insieme al suo ensemble (un settetto dalla strumentazione varia) il musicista entra infatti in un mondo popolare dove i due elementi convivono da sempre. Ottima creatività melodica e ritmi che coinvolgono sono le caratteristiche di un album gradevole dall’inizio alla fine. Si ascoltino tra i brani l’iniziale Passatella, l’inno In Memoriam con le sue figurazioni virtuosistiche, la ballad Come con lei, la traccia titolo.

Nico Morelli – Unfolkettable Two (Cristal Records / Harmonia Mundi) www.nicomorelli.com

Un altro progetto che guarda al folk è quello del pianista pugliese Nico Morelli che ha conquistato l’attenzione dei francesi, solitamente molto sensibili per i nostri progetti di qualità. Il Sud dell’Italia e le sue tradizioni popolari si fondono bene con il linguaggio jazzistico di Morelli, attento a recuperare lo spirito del singolo brano. Tra standard folk e originali, il disco trova così un suo senso molto forte che può interessare vari tipi di ascoltatori. Tarantella del Gargano, Espi, Silicium, Bella Ci Dormi con la voce di Barbara Eramo ne sono ottimi esempi.

GB Project – In the Bloom (AlfaMusic / Egea) pagina Facebook GbProjectmusic

Anche in questo caso si notano momenti di ispirazione popolare, con titoli e atmosfere che rimandano alla danza. Il linguaggio del GB Project guarda però a modelli importanti come quello di Dave Brubeck, senza dubbio ispiratore del pianismo di Gilberto Mazzotti,  compositore della tracce. Mazzotti però (giustamente) va avanti per una sua strada che può portarlo ancora più lontano e nella quale ha coinvolto il sopranista Alessandro Scala, il contrabbassista Piero Simoncini e il batterista Michele Iaia. Un disco dove segnaliamo  Funk Joy,  Salsa Marina e In The Bloom come momenti migliori.

The Muh Trio – Prague After Dark (Jmood) www.jmoodrecords.com

Se dobbiamo trovare un ispiratore del pianismo del triestino Roberto Magris indicheremmo John Lewis. Del leader del Modern Jazz Quartet si percepisce infatti la propensione al blues e il trattamento rispettoso della melodia. Quello di Magris è un trio (foto nella home page) che prende dalla Repubblica Ceca gli altri componenti Frantisek Uhlir (contrabbasso) e Jaromir Helesic (batteria). Prague After Dark è il risultato di questo incontro mitteleuropeo che ha trovato la realizzazione per un’etichetta di Kansas City. Bop di classe, moderno e gradevole con Another More Blues, Prague After Dark, Joycie Girl a rappresentare i momenti migliori.

Rosario Di Rosa – Composition and Reactions (Deep Voice Records) www.rosariodirosa.com

Ritroviamo un pianista di cui abbiamo già parlato su queste pagine. Stavolta è in veste solista e alterna il linguaggio acustico all’elettronica in una lunga suite che confina con la musica colta del secondo Novecento. Nonostante questo l’ascolto non è messo a dura prova e ci confrontiamo con un lavoro di ricerca molto accurato nella composizione e nell’esecuzione. Si ascoltino Intervals e i suoi contrappunti, Sampling And Loops dagli echi minimalisti, la finale Composition N. 26 una sorta di riflessione sul lavoro fatto prima di nuove avventure.

Michele Manzotti

 

 

 

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