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Cesare Basile – U fujutu su nesci che fa?

12 agosto 2017 by pdb in Dischi, Recensioni

(Urtovox / Audioglobe)
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Per ribellarsi al sistema contemporaneo non possiamo usare i suoi stessi strumenti, il suo linguaggio. Per questo Cesare Basile si affida al codice arcaico del dialetto, dove suono e significato si fondono in un unico canto, sarcastico e irriverente. Entra nel cuore, nella coscienza e nelle viscere, la musica che il cantautore siciliano tesse sul filo della tradizione nel suo ultimo cd, ‘U fujutu su nesci che fa?’ (2017). Il ritmo tantrico della narrazione popolare diventa la cifra stilistica di una denuncia che non urla, ma segue instancabile la metrica ossessiva della voce antica della terra, tra blues e musica africana. Non possiamo limitarci a definire Basile un cantautore siciliano. Basile è un vate senza tempo, giullare e cantore capace di raccontare la verità oltre il bene e il male. E la verità, come è giusto che sia, ha un linguaggio oscuro, fatto di percussioni, di polifonie vocali, di controcanti femminili. Il tempo, inesorabile e infinito, spettatore imperturbabile di commedie e tragedie, è espresso da un unico accordo, mantrico, sempre uguale a se stesso. La morale di Basile non cede alla facile retorica delle categorie moderne, ma si affida piuttosto ad una mitologia esoterica e misteriosa. Il disco inizia con ‘Lijatura’, il sortilegio dei padroni, che vincolano la massa come in un incantesimo. Sacro e profano sono raccontati con la metafora delle tre nuvole. Il demonio ci sussurra beffardo attraverso i ritornelli di una filastrocca. Così amore, giustizia e bellezza diventano forze mosse dal destino, con l’incognita che all’improvviso esca il ‘matto’, ‘U fujutu su nesci che fa?’ che dà il titolo al disco. Basile ha vinto il Premio Tenco nel 2013 come miglior album dialettale. Ma l’artista ha rifiutato l’onorificenza in polemica con la Siae (anche quest’ultimo album non è tutelato dalla società). Nel 2015 la musica di Basile è stata di nuovo premiata al Tenco. L’impegno politico e sociale, sempre in prima linea nella vita artistica del cantautore catanese, lo ha portato a fondare nel 2011 l’Arsenale, Federazione siciliana delle Arti e della Musica.

Laura Tabegna

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