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Recensioni

Ivana Gatti e lo Zoo di Berlino – Stereocosmica

16 marzo 2018 by pdb in Dischi, Recensioni

(Consorzio ZdB / Goodfellas)
www.ivanagatti.it

A Ivana Gatti non bastano le due dimensioni. Le atmosfere psichedeliche del suo ultimo album “Stereocosmica” vanno vissute in 3D (il cd è corredato dagli appositi occhialini). La cantautrice ha deciso di intraprendere quest’avventura musicale con lo Zoo di Berlino, una delle band indipendenti più interessanti del panorama italiano. Le sonorità elettroniche e prog ci accompagnano in un viaggio iniziatico verso una coscienza cosmica. L’eterno ritorno di “Io rimango” e il “Sole”, che ruota senza nulla spostare, sono immagini mentali amplificate dalla stereofonia. Le dodici tracce del cd ci catapultano in uno spazio dilatato, dove si formano i sogni del caos di “Confusione” e quelli di “Arma cosmica”, dove il bisogno di guardare oltre l’orizzonte lineare non impedisce di intraprendere un viaggio in verticale. Psichedelica e sognatrice, ribelle e filosofica, la musica di Ivana Gatti non tradisce le sue origini. L’alternative rock e il noise rock si addolciscono solo per la vocazione cantautorale del disco. Accanto alla Gatti c’è Gianni Maroccolo, bassista di lungo corso, coautore della musica e produttore. La vertigine magnetica di questo disco non si esaurisce nel prog, ma abbraccia anche la poesia ‘senza gravità’ di Battiato, con cui ha collaborato la Gatti e a cui è dedicata la cover di “Tra sesso e castità”. Tutto il lavoro è concentrato su un’opposta polarità. “Suoni e immagini prodotte – spiegano gli stessi artisti – raccontano il percorso che fa un’idea per diventare canzone, attraversando l’album musicale fino al concerto, e vuole farlo in modo non univoco ed instabile: c’è la registrazione, il fiato e l’energia vitale del cantante, lo strumento, il live, ma anche l’enigma, la creazione fantastica e misteriosa. Ivana che “cammina” sulla tastiera nel “paese della musica” e la guarda con leggerezza, in copertina, ne è la cifra. Le prime tracce in particolar modo (Sole, Io rimango, Cadono Miracoli, Confusione) pongono immediatamente di fronte ad una tensione fra due poli, ad una sofferta dualità (forse come una dilatazione di corpo e anima nell’Uomo).

Laura Tabegna

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