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Recensioni

Mimmo Epifani “Putiferio”, Teatro Studio Gianni Borgna, Auditorium Parco della Musica, Roma, 12 novembre 2018

13 novembre 2018 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.mimmoepifani.it
www.auditorium.com

Ha una storia curiosa alle spalle. Mimmo Epifani infatti racconta di avere imparato mandolino e mandola in un salone da barbiere a San Vito dei Normanni (Brindisi) dai maestri Costantino Vita, barbiere e musicista, e “Maestro” Peppu D’Augusta, una sorta di direttore di orchestrine che suonavano la pizzica e il Ballo di San Vito. Una formazione che lo ha portato a sviluppare una tecnica chiamata “alla barbiere”. Poi sono arrivate le esperienze con Eugenio Bennato e quindi una carriera solista che lo ha portato a essere uno dei personaggi più in vista del folk italiano. Il concerto all’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito del festival Errare humanum est, ha visto Epifani affiancato da un quintetto formato da un musicista di grande esperienza quale Michele Ascolese, da Francesco Santalucia al pianoforte, tastiere e cajon, da Giuseppino Grassi al mandolino e mandoloncello e da Andrea Cangiano alla batteria.

L’occasione era l’uscita dell’album Putiferio e viste le premesse, avrebbe potuto essere un concerto dal forte impatto sonoro. Invece oltre ai pezzi dedicati alla danza e alla fisicità, sono stati proposti molti brani dalla vocazione melodica e lenta, con omaggi (come quello a De Andrè in Amore che viene, amore che vai) e medley dove Epifani si diverte a citare tanti autori, da Henry Mancini e la sua Pantera Rosa fino a Mozart. La tecnica di Epifani, che ha usato il mandolino elettrico, è straordinaria e senza sorprese per chi già lo conoscevo. Ritmo e melodia convivono insieme in brani quali la traccia titolo del disco, la nota Cucuzz, la Pizzica mbriaca. Ottimi anche i colleghi in scena, tra cui Ascolese, una sicurezza alla chitarra ma bravissimo anche al bouzouki, Peccato per un’affluenza di pubblico, comunque entusiasta, non alta e inadeguata al valore di Epifani. Ma va detto che nella sala accanto c’era sul palco un concorrente quale Stefano Bollani, in un concerto riprogrammato dall’estate.

Michele Manzotti

 

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