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George Benson: “Il mio tributo ai grandi del blues”

7 maggio 2019 by Michele Manzotti in Interviste

www.georgebenson.com

E’ un senatore, ma non si ferma mai. George Benson ha appena dato alle stampe Walking To New Orleans (Provogue Mascot Label / Edel) riproponendo vecchi classici con l’energia che lo contraddistingue da sempre nel segno del blues. Benson arriverà in Italia, ad Arona e Perugia per Umbria Jazz, rispettivamente il 12 e il 15 luglio.

Walking to New Orleans è una sorta di album tributo a un suono particolare. Quali sono state le sue ispirazioni più importanti nei suoi primi anni?

Sono rimasto affascinato dal suono della chitarra quando ho ascoltato Charlie Christian insieme al clarinettista Benny Goodman nelle sue incisioni jazz. Poi è arrivato tutto il resto.

Ascoltando il suo disco sembra che si sia divertito molto a suonare i vecchi classici. Come ha scelto queste canzoni?

E’ stata un’indicazione dell’etichetta discografica. Servivano brani dalla grande personalità di autori importanti. Uno di questi è Chuck Berry con il suo stile chitarristico che ha caratterizzato la scena di Chicago. L’altro è Fats Domino che raccoglie la storia di New Orleans. Questi musicisti sono alla base del nuovo lavoro.

Il suono è quello di una solida band di Rhytm’n'blues. Da quali esperienze vengono i musicisti?

Sono tutti di Memphis, Tennessee, dove sono andato a registrare l’album. Non ci conoscevamo, ma è stato molto semplice lavorare con loro. Hanno capito subito cosa volevo e in quale direzione andava il disco.

Lei suonerà in Italia la prossima estate. Quanti musicisti saranno con lei sul palco?

In tutto sei oltre a me: ci saranno due tastieristi più chitarra, basso, batteria e percussioni.

In scaletta presenterà anche i brani più noti della sua carriera?

Si, il mio segreto è quello di saper alternare vecchi e nuovi brani. E’ una formula che funziona bene e che il pubblico apprezza molto.

Michele Manzotti

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