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Kenny Wayne Shepherd: “Ritmo e melodia, ecco la mia ricetta”

7 giugno 2019 by Michele Manzotti in Interviste

www.kennywayneshepherd.net

Foto (c) Mark Seliger

Due anni fa arrivò in Italia e il nostro Stefano Tognoni ne approfittò per fargli un’intervista legata non solo alla sua presenza, ma anche alla sua storia musicale e al suo stile chitarristico. Kenny Wayne Shepherd, fresco di nuovo album The Traveller (Provogue Mascot Label Group con distribuzione Edel), sarà al Chiari Blues Festival il 7 luglio prossimo. un disco di matrice più rock senza dimenticare riferimenti fondamentali nella cultura di quella che normalmente viene chiamata ‘Americana’, in questo caso con due rifacimenti sperimentati dal vivo, omaggio a Joe Walsh (Turn To Stone) e ai Buffalo Springfield (Mr Soul).

Ascoltando The Traveller abbiamo notato una forte attitudine rock blues rispetto a sonorità più roots. Quale è stato il suo modo di lavorare pensando a questo album?

Di solito scrivo nei momenti di stacco tra un concerto e l’altro e sinceramente non programmo secondo un’intenzione specifica legata a un suono. Mi metto a scrivere e vedo cosa succede. In questo caso è venuto fuori il rock blues come stile più adatto alle nuove canzoni.

Al tempo stesso il disco contiene due ballate come Tailwind, più acustica, e Take It On Home. La melodia è importante per lei così come il ritmo e l’energia?

Assolutamente e questo vale per ogni brano. D’altra parte il mio scopo è quello di pensare alla voce e l’ispirazione melodica è  importante per fare una buona canzone.

Come ha scelto i musicisti per The Traveller? Saranno gli stessi sul palco?

Sì, è la stessa formazione dei miei ultimi album. Noah Hunt alla voce, Chris Layton alla batteria e Joe Krown alle tastiere. Musicisti che conosco bene e che mi conoscono.

Cosa mi può dire del progetto The Rides con Stephen Stills e Barry Goldberg, sta arrivando qualcosa di nuovo?

Abbiamo scritto alcune canzoni nuove e insieme a Stills pensavamo di registrare e fare uscire un album entro l’anno,

Lei suonerà in Italia dopo due anni, cosa apprezza del pubblico di casa nostra?

Ovviamente avete il miglior cibo del mondo e per quanto riguarda la musica siete molto attenti all’ascolto e grandi appassionati.

Michele Manzotti

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