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Robben Ford: “Cammino sulle orme di Mike Bloomfield”

7 luglio 2019 by Michele Manzotti in Interviste

www.pistoiablues.com
www.robbenford.com

Foto (c) Mascha Thompson

Un chitarrista di lusso. Pistoia Blues 2019 presenta tra gli artisti di spicco Robben Ford (appuntamento il 7 luglio). Per lui è un ritorno al festival e l’occasione è quella di presentare il suo ultimo album di inediti Purple House. Con lui parliamo della sua presenza al festival e del suo successo in Italia.

Lei è uno dei chitarristi blues più rispettati al giorno d’oggi. Qual era il tipo di musica che ha ispirato il suo stile nei primi tempi della sua carriera?

«Il mio primo eroe chitarrista è stato Mike Bloomfield che fu il chitarrista principale della Paul Butterfield Blues Band a metà degli anni ‘60. Penso ancora a quei primi dischi di Butterfield con Bloomfield come ground zero per il mio stile. Successivamente ho ascoltato Clapton, Hendrix, BB King e molti altri. Ma Bloomfield resta The Man, il musicista più importante per me».

Va sottolineato che lei è si esibisce dal vivo in Italia da oltre 20 anni ed è spesso invitato nel nostro paese ai festival più importanti. C’è qualcosa di speciale che apprezza del pubblico italiano? 

«Amo il vostro pubblico e la sua cultura, oltre a essermi fatto ottimi amici qui. Tra questi c’è Adolfo Galli che è il mio promoter, il quale ha continuato a ospitarmi qui per molti anni. Non solo è un vero amico, ma anche qualcuno che ha aperto molte porte per me in questo bellissimo paese».

Che tipo di chitarre sta suonando nei suoi spettacoli dal vivo?

«Suono la Fender Telecaster del 1960 che è stata la mia migliore amica dal 1993. Ho anche una Gibson ‘64 SG che ha avuto un ruolo importante nella mia ultima registrazione Purple House».

Può introdurre i musicisti che saranno con lei sul palco?

«Sono Ryan Madora al basso, Casey Wasner alla chitarra e Derrek Phillips alla batteria. Quindi la stessa band che ha registrato il disco Purple House».

A Pistoia, il Blues Festival compirà 40 anni. Sta organizzando un regalo di compleanno speciale?

«Non lo sapevo, a maggior ragione sono felice di essere qui per questa ricorrenza. Ho sempre amato il festival».

Michele Manzotti

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