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Recensioni

Lonnie Holley – Mith

30 aprile 2020 by Michele Manzotti in Dischi, Recensioni

(Jagjaguwar / Goodfellas)
jagjaguwar.com/artist/holleylonnie/

Non è un disco recentissimo (pubblicazione fine 2018), ma ci fa molto piacere segnalarlo perché rappresenta un modo diverso di proporre la cultura della black music. Una prassi che unisce la musica alla poesia e alla performance teatrale e che ricorda prassi del passato. Lonnie Holley è un artista dalle varie sfaccettature. E’ pianista e cantante, ma ha anche creato ed esposto installazioni per gallerie d’arte italiane ed europee. L’album è stato inciso in un periodo lungo cinque anni in vari luoghi come Porto, Cottage Groove (Oregon), New York e Atlanta, divenuta la sua città adottiva. Holley passa dalla veste di musicista a quella di preacher, mischia elementi blues, jazz e soul, e le sue dieci tracce sono invocazioni in musica, in una sorta di beat generation 2.0. Ovviamente i toni sono generalmente dark e i testi lanciano strali contro l’America di oggi (I’m a Suspect, I Woke Up in a Fucked-Up America), ma ci sono anche momenti più solari come nella conclusiva Sometimes I Wanna Dance, Un disco totalmente diverso da tanti altri, ma di grande interesse per chi ama la filosofia della musica nera.

Michele Manzotti

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