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Recensioni

Barbara Casini e Alessandro Lanzoni, Viva Eu, Sala Vanni, Firenze, 16 giugno 2020

18 giugno 2020 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

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Foto (c) Eleonora Birardi

Forse il momento più emozionante è stato l’inizio. Quando un lungo applauso ha accolto Barbara Casini e Alessandro Lanzoni sul palco della sala Vanni. I posti a disposizione del pubblico erano solo 64, per i motivi legati all’emergenza sanitaria, ma gli spettatori erano tutti motivati ad ascoltare un concerto dal vivo dopo tanto tempo. Ritrovando al tempo stesso musicisti fiorentini di generazioni differenti, ma vicinissime nello spirito e nella condivisione di un progetto. Un compito non semplice perché il concerto rappresentava il lancio dell’album Viva Eu (Encore Music Jazz, www.encoremusic.it) , a nome di Barbara Casini e del chitarrista Toninho Horta. Dato che per ovvi motivi l’esecutore brasiliano è rimasto a casa, la cantante ha scelto una sonorità diversa come quella pianistica. Lanzoni, da bravo jazzista, ha saputo entrare con stile appropriato nel repertorio del compositore Novelli a cui è dedicato il disco. Novelli è del Nord est brasiliano, ma ha svolto gran parte della sua attività a Rio de Janeiro respirandone l’atmosfera sonora.

L’omaggio di Barbara Casini è quindi un tributo a un maestro poco noto nel nostro paese, ma che si è interfacciato con altri protagonisti della sua terra. A partire da Milton Nascimento e Chico Buarque, cofirmatari di due brani sul disco. Chico è anche ospite nella traccia Pelas ruas do Recife. L’esecuzione, condizionata dalla durata d’obbligo di un’ora, ha proposto parte del contenuto del disco a partire da Reis e rainhas do Maracatu, Triste baia da Guanabara, Canto suave fino alla traccia titolo e a Linha de montagem di Novelli-Chico. Il duo ha funzionato a dovere proponendo anche un filmato con Barbara e la cantante chitarrista Joyce Moreno eseguire un brano a distanza con note aggiunte dai due musicisti sul palco. Una serata in cui è stato rotto il ghiaccio dal punto di vista emotivo, con i suoni che ritrovavano la loro casa abituale. I musicisti e la musica di qualità hanno fatto il resto, con grande gioia di tutti.

Michele Manzotti