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Sara Marini – Torrendeadomo Ritorno a casa

4 luglio 2020 by Marco Sonaglia in Dischi, Recensioni

(Radici Music Records)
www.marinisara.it

Ritorno a casa, questo significa la parola sarda “Torrendeadomo”, è il secondo disco della cantante Sara Marini che sceglie di portarci in un viaggio attraverso le sue origini, esplorando due isole magiche come la Sardegna ( dove parte della sua famiglia proviene) e l’Umbria (dove è cresciuta e vissuta). La netta differenza tra la Sardegna ricca di mare, aperta verso l’ignoto e l’Umbria accarezzata dai suoi monti maestosi e protettivi ci rende questo lavoro così affascinante e ricco di suggestioni. Il disco contiene dodici tracce originali, di cui sei sono firmate dalla stessa Sara, intrise di musica popolare e di world music sia nelle tematiche trattate, sia nelle forme musicali utilzzate, seguendo schemi ben precisi. “Una rundine in sa aeras” apre il disco intensamente, parlando di memoria, appartenenza e anche di emigrazione, la successiva “Terra rossa” ci porta verso ritmi più tirati, per un’inno di difesa alla propria terra, “Solo’ nna vita” ci parla di rinascita in dialetto eugubino con ottimi risultati, “Ptizinna deo” che rielabora un testo popolare tradotto dallo spagnolo al sardo, ci racconta l’infanzia e i ricordi, invece “E me ne voglio andare” ispirato a liriche antiche, racconta l’amore e le sue pene, con un sound più moderno. “Già gioca” è uno strumentale insolito con un assolo di pianoforte che inframezza dei ritmi più frenetici (tra pizzica e tarantella), si cambia poi atmosfera con la magica “Bellezza perfetta”, una storia di amori, re e castelli dal sapore medioevale. C’è spazio per un paio di filastrocche per bambini con “Staccia minaccia” e “Trucci trucci”, poi un canto d’amore disperato di una madre per il proprio figlio con “Bentu lentu”.  Il disco si chiude con dolcezza, prima con “Michelina” una ninna nanna dedicata ad una brigantessa del Sud Italia (Michelina De Cesare) e poi con “Pregadoria” una preghiera di pace rielaborata da un testo tradizionale sardo. Un lavoro curato in maniera eccellente negli arrangiamenti elaborati da Paolo Ceccarelli, Sara Marini, Goffredo Degli Esposti e Francesco Savoretti. Interessante l’uso di strumenti musicali tipici della tradizione, come i fiati pregevoli di Goffredo Degli Esposti (Flauto Kaval, zufolo e buttafuoco, zampogna e flauto doppio), le percussioni eleganti di Francesco Savoretti (Cajon, Udu, Darbuka, Dogolla, Bendir, Daf, Krabeb, Riq, Tamburello e Cymbals), le  corde funzionali di Paolo Ceccarelli (Chitarra classica, Chitarra acustica, Tres cubano, Bouzouki, Mandola), gli impeccabili cori dell’ottima Fabia Salvucci, oltre al sostegno degli altri musicisti come Monica Neri (organetto), Davide Ambrogio (Lira cretese e voce), Lorenzo Cannelli (pianoforte), Franz Piombino (Basso elettrico e Fretless). L’anima di tutto il disco ovviamente è Sara Marini, con la sua voce tipicamente popolare (usata sempre con perizia) che trasuda passione, che rispecchia ogni piega della sua anima, che mostra anche un’eleganza acquisita in anni e anni di formazione. Un lavoro ben mirato, emozionante, che conferma la Marini come una delle migliori espressioni della nostra musica popolare.

Marco Sonaglia

 

Tracce

Una rundine in sas aèras

Terra rossa

Solo ‘nna vita

Ptizinna deo

E me ne voglio andare

Già gioca ( strumentale)

Bellezza perfetta

Staccia minaccia

Trucci trucci-badarelle

Bentu lentu

Michelina

Pregadoria

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