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Davide De Angelis – Beyond

27 gennaio 2021 by pdb in Dischi, Recensioni

(INRI Classic)
Pagina Facebook Davide De Angelis

Per imparare l’arte si andava in bottega, poi arrivarono le scuole di formazione. Di certo bisogna partire da una predestinazione per eccellere, e magari anche nell’incontrare al momento giusto la persona che più riesce a insegnarti e tirare fuori il meglio di te. Davide De Angelis ha frequentato la “bottega” di Roberto Cacciapaglia, e l’incontro con lui gli ha dato modo di affinare la sua vena esecutiva e di composizione. Nato a San Benedetto del Tronto nel 1996, ha iniziato gli studi musicali a 4 anni presso l’Istituto Musicale Antonio Vivaldi, per poi proseguire, pochi anni dopo, gli studi di pianoforte classico, al Conservatorio di Teramo, sotto la guida di Tatjana Vratonjic. L’incontro con Cacciapaglia avviene nel 2016 durante un’audizione per entrare nell’Educational Music Academy, accademia di alto perfezionamento artistico ideata e condotta da Cacciapaglia stesso. Due anno dopo lo stesso compositore milanese gli produce il disco Neverland, che riscosse molto successo di pubblico. Da lì la carriera di De Angelis ebbe modo di decollare, portandolo a esibirsi in Italia e Russia. Beyond pubblicato nel dicembre dell’anno scorso, è il suo nuovo album, che vede come collaboratore Francesco Maria Mancarella, che ha curato registrazione, mixaggio e masterizzazione presso lo studio Arca del blues. Le otto tracce vedono come solo protagonista il pianoforte di De Angelis e le sue composizioni, ispirate a elementi musicali classici e contemporanei, seguendo le tracce del suo mentore e degli innumerevoli pianisti che possono essere collocati nel genere “contemporary classic”: un ossimoro che sempre più trova adepti.

«Beyond è un viaggio che ha inizio nel mezzo di una vasta radura illuminata dal chiarore soffuso di un cielo stellato». Racconta il compositore marchigiano. «È la notte di San Lorenzo e sciami di desideri piovono sfuggenti sotto forma di stelle. Un velo di malinconia ti assale mentre delusioni, illusioni e paure ti incatenano inesorabilmente a un vuoto oscuro e senza fine. È lì che a un tratto, dalle profondità dell’animo, una melodia risuona e ti conduce dolcemente al di là delle paure, oltre la fitta nebbia che ti circonda il cuore; e finalmente libero di spezzare le tue catene, puoi volare oltre le nuvole più lontane, oltre le stelle più luminose, alla ricerca di un’inesplorata terra delle meraviglie, sospinto da una leggera brezza che profuma di sogni». Certamente di forte evocazione e profondità compositiva, questo disco spinge l’ascoltatore verso l’introspezione in un mondo di sogni e speranze.

Riccardo Santangelo

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