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Ernesto Bassignano – Soldati Arlecchini e Pierrot

27 marzo 2021 by Marco Sonaglia in Dischi, Recensioni

(Isola Tobia Label / Ondamusic.it)
Pagina Facebook  Ernesto Bassignano

Foto Tamara Casula

Decimo album per Ernesto Bassignano (Bax per gli amici), cantautore cresciuto musicalmente tra il Folkstudio e la militanza politica. Un nuovo lavoro intitolato Soldati Arlecchini e Pierrot, raffigurati nei quadri del pittore Aldo Carpi (padre del noto compositore Fiorenzo Carpi e zio di Bassignano) al quale è dedica idealmente il disco, nato durante il Lockdown. Bassignano gioca sul sicuro affidando anche stavolta la produzione artistica e gli arrangiamenti alle sapienti mani di Edoardo Pedretti (pianoforte, tastiere, fisarmonica, percussioni e cori) e Stefano Ciuffi (chitarre), con la produzione esecutiva e supervisione artistica di Alberto Menenti. “E Alda lo sa” (“Terra che gemi sotto un vecchio racconto, senti la quercia schiantata dal vento, guarda la roccia molata dal tempo, salva il poeta perduto dal male del mondo”.. “Luna che gemi dai fondali del mare, senti il richiamo delle primavere, guarda i Navigli che cercano il sole, salva chi lotta e resiste e gioca col cuore”) è una dedica alla potente bellezza dei versi di Alda Merini con una chitarra slide in primo piano, poi gradualmente entrano pianoforte, fisarmonica e il contrabbasso di Marco Zenini. “A furore” (“Viene dal mare, viene dal mare corre veloce, sa chi cercare, viene dal mare ti ferma il cuore tutte le sere al calare del sole”) è quasi un minuetto che racconta un’estate di tanti anni fa vestita di fisarmonica e chitarra classica, con i cori di Silvia Celestini Campanari e i cambi tra minore e maggiore. “Modì” (“Dalla Senna scivolando puoi portare le tue donne al mare, nude e belle dalla nebbia al sole”) è un appassionato ritratto del pittore Amedeo Modigliani con chitarra acustica arpeggiata, pianoforte e contrabbasso. “E’ tempo” (“Bisogna fare in fretto il fuoco è stato spento, da troppi anni piove e fischia il vento”) è un invito a non mollare con il violino di Stefano Tavernese in primo piano, chitarra slide, pianoforte e la voce tra recitato e cantato. “Ben venga maggio” (“E Caterina riprenda la chitarra per celebrare l’amore della terra , quartine e ottave e strofe della giostra e non si fermi più la Caterina nostra”) è un bell’affresco del mondo contadino toscano con i suoi poeti e i suoi canti, dove rivive il ricordo della grande Caterina Bueno in un’atmosfera festosa di cori, fisarmonica, chitarra e cembali.

“Favola” (“Completa la commedia, finisci la stagione, sarai la Gabbianella ma anche il Gatto, raccontali i tuoi sogni e che la tua ragione ti aiuti ad esser saggio e anche un pò matto”) è un delicato omaggio a Luis Sepùlveda con chitarra, fisarmonica e il violoncello di Angelo Maria Santisi. “La canzone di Giovanni” ( “Niente lo poteva trattenere dal partire e non tornare mai, tra cartoni gatti, lune e stelle, quelle che parlavano di lei”) è un tango dal sapore francese, intriso d’amore con il pianoforte che duetta con la fisarmonica. “Lettera a Maria” è una lettera immaginaria (ispirata da lettere vere) scritta da Aldo Carpi nel campo di concentramento di Gusen per sua moglie, con chitarra classica, acustica e fisarmonica in un’atmosfera da pathos. “Il cigno nero” (“Strade deserte, qualche gabbiano, una sirena che grida lontano, cosa è successo all’umanità , non c’è nessuno, nessuno lo sa”) è un brano attualissimo che racconta la triste realtà ai tempi del Covid-19 con toni cupi, sostenuto dal pianoforte che si lancia ad improvvisazioni quasi Jazz, dal violoncello e dalla ritmica della chitarra acustica, con un ritornello che apre in maggiore. Chiude il disco “Domani è un giorno importante” di Mario Lucio Sousa cantata in duetto con l’autore e già uscita nel progetto Onu Capo Verde, terra d’amore vol 9. Un lavoro ispirato dove Bassignano conferma le sue capacità di artigiano della musica d’autore, quella di una volta legata a tematiche importanti come i personaggi della nostra cultura, i vecchi amori, le passioni politiche, la crudeltà delle guerre, però con uno sguardo lucido e attento alla realtà tipico di chi non si è stancato ancora di raccontare.

Marco Sonaglia

 

Tracce

E Alda lo sa

A furore

Modì

E’ tempo

Ben venga maggio

Favola

La canzone di Giovanni

Lettera a Maria

Il cigno nero

Domani è un giorno importante (Bonus track con Màrio Lùcio)

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