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Claudio Bertolin – True Bluesman

20 settembre 2021 by Silvano Brambilla in Dischi, Recensioni

(Funkedelium)
funkedelium@gmail.com

Claudio Bertolin è uno di pionieri italiani del blues. Sono i primi anni settanta e, oltre a lui, c’erano: Fabio Treves, Guido Toffoletti, Roberto Ciotti e Cooper Terry (ex bluesman neroamericano “naturalizzato milanese”). Con Cooper si era creato un sodalizio fraterno e una intesa musicale basata sul comune sentire di un blues legato alla tradizione. Ha collaborato anche con Ciotti, suonando in suoi due dischi e facendo coppia per tanti concerti in Italia e in Europa. Tuttavia Claudio aveva innato uno spirito libero, era come un hobo posseduto dal blues più genuino, radicato, ieri come oggi, nei meandri della sua anima, della sua mente, del suo cuore. Viveva e suonava in ogni luogo, ma ha frequentato poco gli studi di registrazione, dunque, la sua discografia è ai minimi termini. Ha passato dei personali periodi burrascosi e la domanda ricorrente fra i più appassionati seguaci del blues era: ma dov’è finito Claudio Bertolin? La sua vita poi ha preso una via più tranquilla, quotidianamente regolare, ma quel modo istintivo e puro di suonare e cantare il blues gli è rimasto. A dimostrazione ci sono i concerti, ma soprattutto quel capolavoro di inarrestabile tensione emotiva e di palese passionalità che è il disco, The Blues Is a Lonely Road. Delle qualità di Claudio Bertolin si è accorto anche il musicista, autore, produttore discografico, Enrico Santacatterina, il quale pazientemente è riuscito ad ottenere la sua disponibilità a registrare un disco, la cui conformazione più strutturale, vedi gli arrangiamenti, non ha offuscato la verità assoluta del titolo, True Bluesman. Claudio Bertolin voce, armonica, chitarra acustica, si muove sempre con naturalezza e senza compromessi, rinfrancato anche da un valido combo formato dai fratelli Santacatterina, il suddetto Enrico chitarre e voce, Carlo tastiere, Riccardo Di Vinci contrabbasso, Marco Soldà batteria. Fra le dodici composizioni, tutte autografe, ce ne sono alcune recuperate dal suddetto suo precedente disco alle quali è stata data una nuova opportunità, come Black Rain Boogie e I Have Been Hell, dove sono state aggiunte delle voci di accompagnamento, con Claudio che suona chitarra acustica e armonica, e ancora la bella versione con chitarre acustiche e sempre l’armonica, di Lonely Road Blues, mentre è stata completamente stravolta, Low And Red, in origine un intenso slow blues, ora più accentuata ritmicamente con innesti di wha wha che le danno un volto contemporaneo. Sono brutti momenti e Claudio ha voluto esprimere un suo pensiero con, Covid Blues, dalla pertinente atmosfera cupa con solo chitarra elettrica, acustica, armonica, canto, a cui fa seguito, The Blues Is Dead, dove la conduzione disinvolta è il miglior amplificatore per evidenziare l’amara riflessione sulla perdita di passione e interesse verso una musica ultracentenaria, ma ad un po’ di ottimismo vogliamo credere, fin quando ci sarà il passionale musicista e saggio uomo Claudio Bertolin e, senza mai distogliere uno sguardo alla tradizione, dischi sapientemente attuali come questo.

Silvano Brambilla

 

Tracce

Blues Walking In My Room

Blues In The Dark

Black Rain Boogie

I Am The Voice

I Have Been Hell

Covid Blues

The Blues Is Dead

Lonely Road Blues

Everyday I Have The Blues

Lost In A Dream

Low And Red

My Baby Left Me

 

 

 

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