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Recensioni

Sacromud – Sacromud

11 agosto 2022 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Edizioni Labilia
www.mauriziopugno.it
www.labilia.it/produzioni-musicali

Da oltre tre decadi, Maurizio Pugno, è uno dei nomi più influenti e carismatici del blues italiano. Chitarrista, cantante, autore, ha fatto parte di gruppi come Wolves Blues Band e Rico Blues Combo, oltre ad intraprendere una proficua carriera solista. Notevoli le sue esperienze live in prestigiosi festival e location, non solo in ambito italiano, ma forse ancor di più in ambito europeo e statunitense. I Sacromud, interpreti dell’omonimo esordio discografico, sono l’ultimo progetto che lo vede protagonista. La formazione è composta dallo stesso Maurizio Pugno (chitarre, dobro, flauto, mellotron, synth, moog, voce) e dai validissimi Raffo Barbi (voce solista, cori), Alessandro Fiorucci (piano Fender Rhodes, organo, synth, tastiere), Franz Piombino (basso elettrico) e Riccardo Fiorucci (batteria e percussioni), line-up rodata da anni di concerti come backing band della vocalist Linda Valori. Un ensemble dove ogni elemento si inserisce alla perfezione nelle dinamiche e nelle strutture dei brani, arricchendoli con le proprie doti e fantasia. In un solo brano, Rag Doll Crying, partecipa una musicista aggiunta, la brava violinista Elena Casagrande. Sacromud è un album tanto sorprendente quanto coinvolgente. Dodici tracce inedite, composte dall’accoppiata Pugno/Barbi, che spaziano dal blues al soul, passando per il rock, il R&B ed il funk per chiudere con il roots/blues scarno ed essenziale di The Woman’s Trouble Is Me, senza perdere in omogeneità di fondo. Dodici brani perfetti, curati in ogni minimo dettaglio, con arrangiamenti che, ascolto dopo ascolto, consentono di apprezzare maggiormente le peculiarità di ogni traccia. Alcuni video presenti sul web, relativi alle trace dell’album confermano che la stessa qualità, arricchita dal feeling del live, viene portata sul palco con disinvoltura. Giusto per dare un riferimento a chi non li avesse mai ascoltati, si potrebbe azzardare un parallelismo con band come Subdudes e Neville Brothers, che spesso, all’interno dei loro album, hanno spaziato in questi generi affrontandoli con perizia non comune. I Sacromud hanno colpito nel segno, il loro album avrà un posto di riguardo nella mia personale classifica di fine anno.

 

Stefano Tognoni

Tracce

The Hider & The Seeker
Ordinary Day
Carousel
The Merchant Of Souls
Exodus
The Mule
Rag Doll Crying
Symmetry
You’re Ready To Laugh
Apple Slice
Dark Clouds
The Woman’s Trouble Is Me

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