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Recensioni

Wovenhand – The Laughing Stalk

27 dicembre 2012 by Salvatore Esposito in Dischi, Recensioni

(Glitterhouse Records)
www.wovenhand.com

The Laughing Stalk is the 7th album for David Eugene Edwards’ Wovenhand which represents the most radical change in the history of the band. After Pascal Humbert left the band, David Eugene reconsidered the basic music concept of the band and decided to break new ground.

Dopo l’uscita dal gruppo di Pascal Humbert, tornato alla natia Francia, l’ex leader dei 16 Horsepower David Eugene Edwards si è trovato nella condizione di dover ridisegnare il percorso musicale dei suoi Wovenhand, e così chiamati a raccolta alcuni ottimi musicisti come Charles French (chitarra), Gregory Garcia (basso) e Jeffrey Linsenmeier (organo), ha scelto di non proseguire sulla strada delle atmosfere folk e alt-country del passato, per imboccare con decisione un sound elettrico dai toni cupi e sofferti. Complice la produzione di Alexander Hacke, già con Bad Seeds e Einsturzende Neubauten, è nato The Laughing Stalk, disco che raccoglie nove brani di superba fattura, che mescolano testi a sfondo religioso, preghiere e invocazioni che rimandano direttamente a quel sostrato culturale tipicamente protestante della cultura americana. Sin dalle prime note dell’iniziale Long Horn, si percepisce chiaramente come questa nuova scelta sonora valorizzi ancor di più la scrittura di David Eugene Edwards, quasi le sue canzoni avessero trovato nelle sinistre atmosfere dark, che le caratterizzano, la loro più giusta e naturale collocazione. Chitarre distorte e dilatate, riverberi e scelte sonore di grande suggestione, fanno di questo disco un piccolo classico come dimostra la splendida title track, o la travolgente In The Temple, ma soprattutto King Of King, senza dubbio uno dei vertici del disco. Se Closer rimanda direttamente ai Bad Seeds di Nick Cave, Mainze e Coup Stick sono due divagazioni nel rock psichedelico che rapiscono immediatamente l’ascoltatore per la loro struttura da elegia rock. Il disco non concede soste all’ascoltatore conducendolo attraverso momenti di sinistramente incendiari come As Wool, o la visionaria Glistering Black, che chiude il disco. The Laughing Stalk è senza dubbio la cosa migliore che abbiano prodotto i Wovenhand, sebbene con il passato abbia poco o nulla a che fare. La musica è cambiata, ora il songwriting di Edwards è finalmente libero di regalarci il suo rock visionario.

Salvatore Esposito