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Recensioni

C.Daniel Boling – Sleeping Dogs

17 aprile 2014 by Giulia Nuti in Dischi, Recensioni

(Berkalin Records)
 www.danielboling.com 

Prodotto da Jono Manson, musicista e produttore di Santa Fe che con l’Italia ha un lungo e consolidato rapporto, Sleeping Dogs è il sesto album del cantautore americano C. Daniel Boling.
Con una vita vissuta in luoghi del mondo che spaziano dal Texas al Giappone e una carriera di concerti iniziata all’età di 50 anni, Boling regala un album in cui a dominare sono le atmosfere acustiche.
Pochi strumenti, con tocchi misurati e mai invasivi, che vanno ad arricchire le canzoni, vere protagoniste di questo lavoro.
L’album deve qualcosa al blues, al folk, alla scuola dei grandi cantautori e alla tradizione americana.
Boling ama narrare storie, che attingono soprattutto ad argomenti personali: il racconto di come un matrimonio riesce a mantenere la sua poesia negli anni (As young as your kiss), il rapporto con i figli (Never speak to me again), l’amore nelle sue diverse sfumature, il trascorrere del tempo.
Bella l’apertura con il brano Moderation, in cui Manson (come su altri brani) partecipa anche come musicista e in cui Boling ci racconta come la moderazione non sia il suo forte.
Tra le particolarità più interessanti e originali di questo lavoro c’è il brano Hooked, in cui Boling canta e suona la banjitar (un misto tra banjo e chitarra), accompagnato dal solo basso tuba, suonato da Freebo (già collaboratore di Bonnie Raitt. Un delicato viaggio nella canzone d’autore americana più intimista.

Giulia Nuti

Tracklist  Moderation
Unraveled
As Young As Your Kiss
Sleeping Dogs
Doesn't get better than this
Never speak to me again
Hooked
Nobody's business
Dark secrets
Pontificating paradox
Someday
It's his voice she hears
Summer sweetcorn

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