il popolodelblues

News

Ricordando Chet Baker a Firenze

23 gennaio 2016 by pdb in News

www.conservatorio.firenze.it

Al Conservatorio Cherubini l’omaggio “Ricordando Chet Baker”, a 60 anni dal concerto fiorentino,  domenica 24 gennaio alle 16 presso Villa Favard a Firenze (via di Rocca Tedalda 451). Ingresso libero fino a esaurimento posti L’incontro alternerà momenti musicali a cura del Dipartimento Jazz del Conservatorio Cherubini, diretto da Riccardo Fassi, e del CAM (Centro Attività Musicali) diretti da Alessandro Di Puccio e Stefano Rapicavoli, a contributi video, a cura del Circolo Lucca Jazz e de Il Popolo del Blues. Interverranno i giornalisti musicali Paolo Carradori, Enrico Romero e Michele Manzotti 

A sessant’anni esatti dallo storico concerto tenuto dal trombettista americano Chet Baker a Firenze presso la Sala del Buonumore del Conservatorio Luigi Cherubini, il 24 gennaio 1956, il Conservatorio omaggia il grande artista con “Ricordando Chet Baker”, un evento di musica dal vivo e proiezioni video, che si svolgerà domenica 24 gennaio alle ore 16.00 presso Villa Favard (via di Rocca Tedalda n.451), sede del conservatorio. Nel corso dell’iniziativa saranno proiettati due filmati, il primo dal titolo “Chet Baker e Firenze. Storia di un amore infinito”, un documentario per la regia di Ernesto De Pascale e le riprese e il montaggio di Emiliano Laszlo, prodotto da Il Popolo del Blues, che ricorda Chet Baker con immagini inedite e interviste di chi lo ha conosciuto nell’occasione fiorentina. E’ stato presentato al pubblico per la prima volta nel 2009, in occasione dell’affissione di una targa commemorativa dedicata a Chet Baker, tuttora apposta all’interno del Conservatorio Cherubini. Il secondo filmato, del 2014, a cura del Circolo Lucca Jazz, ritrae, attraverso un montaggio di foto e di interviste, il musicista in vari momenti della sua vita e durante il suo soggiorno a Lucca. Il ricordo musicale si aprirà sulle sonorità “Hard bop” a cura dell’ensemble del Cam diretto da Alessandro di Puccio, formato da Simone Trovato alla tromba, Giulio Ottanelli al sax alto, Alessandro Medda alla chitarra, Diego Onorato al contrabbasso e Simone Brilli alla batteria. Seguirà l’esibizione dell’ensemble jazz del Cherubini diretto da Riccardo Fassi, con Lenka Molcanyiova al sax alto, Franco Mezzi alla tromba, Nicola Demontis alla chitarra, Federico Calabretta al piano, Fabrizio Filesi al basso e Michele Andriola alla batteria. Sarà poi dato spazio alle sonorità “Cool jazz”, con l’ensemble del Cam diretto da Stefano Rapicavoli e formato da Cecilia Gordigiani alla voce, Giulia Bartolini alla voce, Mario Codacci al sax tenore, Riccardo Jovine alla chitarra, Giovanni Matticari al pianoforte e Diego Onorato al contrabbasso. Durante l’evento, interverranno i giornalisti musicali Paolo Carradori (Il Giornale della Musica), Michele Manzotti (La Nazione) e Enrico Romero (Controradio).

 

fotp (c) Marco Quinti

Ernesto De Pascale, conduttore radiofonico (RAI Stereonotte), giornalista e musicista, prematuramente scomparso quattro anni fa, così introduceva il rapporto tra Chet Baker e Firenze: “Chet, reduce dai successi di The Birth Of Cool, si presentò su palcoscenico del Cherubini per un concerto che avrebbe aperto a propria insaputa la stagione del jazz contemporaneo, influenzando un’intera scuola di jazzisti locali, imponendo anno dopo anno Firenze sulla mappa della creatività, della originalità e dello stile internazionale. Locali dediti al jazz, una nuova generazione di musicisti, una rivista che si ‘permise’ di diventare per poche stagioni concorrente alla storica firma milanese Musica Jazz (il mensile in questione si chiamava Jazz di ieri e di oggi), concerti, misero in moto decine e decine di nuovi appassionati comunicando l’amore per la musica di qualità ed eleganza e per un linguaggio che sottolineava l’avvento del boom economico. La voce della tromba di Chet ancora rappresenta una stagione eccezionale del jazz. Il trombettista, nonostante le sue vicissitudini con la giustizia – anche locale, come il processo e l’anno in prigione a Lucca nella stagione 1960/1961- grazie al calore e all’ospitalità del pubblico fiorentino, stabilì con la città un formidabile rapporto che non si sarebbe esaurito con la sua scomparsa prematura avvenuta il 13 maggio 1988”.

Tagged ,

Related Posts