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Spontiac and the Hubcaps – Drive Petrolhead, Drive!

16 gennaio 2018 by Luca Lupoli in Dischi, Recensioni

(Epops Music)
www.mikesponza.com

Album tematico prodotto in Italia, in più tutto dedicato alle automobili? Non succede spesso e rischia di suscitare le critiche dell’onda ecologica, attiva specie sotto le elezioni. Ci vuole uno spirito libero per fare un album del genere, ossia Mike Sponza, un bluesman con un’idea al giorno! Sara’ l’aria di Trieste perche’ come i suoi fans sanno, Mike e’ uomo e musicista di frontiera e appassionato cultore di auto d’epoca, tanto da possederne un paio;  da qui l’idea del side project votato all’auto ma anche ad un ricordo per un paio di persone importanti seppur differenti, Butzi Porsche, l’inventore del Porsche 911 e l’indimenticato Guido Toffoletti, uno dei padri del Blues italiano. Vale la pena ricordare che l’industrializzazione, quella americana, fu centrale nello sviluppo del Blues urbano e tanti bluesmen hanno lavorato in fabbriche di auto, lavorato come camionisti e via dicendo. Drive Petrolhead, drive si snoda tra canzoni originali scritte da Mike – che ha anche il dono della scrittura – e classici ispirati alle auto: tra questi Cadillac Assembly Line, Mercury Blues, Jaguar and Thunderbirds. Manca solo Pontiac Blues di Sonny Boy Williamson, al quale e’ stato comunque reso omaggio con Spontiac. Commovente il ricordo di Toffoletti, felice possessore di una Rolls Royce in tempi ormai lontani, e morto in un incidente stradale mentre era alla guida di una bicicletta. Destino cinico e baro. Se siete appassionati di auto classiche certi temi, nessi e termini vi saranno familiari e comprensibili. Tra le canzoni spiccano “Cadillac Assembly Line” e “Little Box Blues” con la voce Ronnie Jones, altra figura storica del Blues Italiano. “Butzi” ha un retrogusto Texas Blues mentre “Mercury Blues” mischia bene chitarra, armonica e cori, una caratteristica dei dischi di Mike, vedi anche “Fix it again Tony”. Ottima anche “Strange Zoo” con lo wah-wah in prima fila stile anni settanta. Presidiano al basso, batteria e tastiere gl’amici di tante avventure, debitamente “mascherati”, Roby Maffioli, Michele Bonivento e Moreno Buttinar in un album raffinato con grande varieta’ di armonie e suoni. Siamo passati dal Latino alle auto d’epoca, il prossimo opus potrebbe essere un doppio album dedicato all’avventura umana nello spazio, titolo probabile Mr. Armstrong and Mr. Gagarin, ma anche Apollo and Soyuz, primo pezzo “the sky is crying” … si scherza ma non troppo …

Luca Lupoli

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