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Philipp Fankhauser – I’ll be around / The Malaco Session

8 febbraio 2018 by Luca Lupoli in Dischi, Recensioni

(Funk House Blues – Sony Music)
www.philippfankhauser.com

Cantante-chitarrista e autore elvetico, Philipp Fankhauser è uno di quei musicisti Blues che, da un trentennio a questa parte, hanno fatto la differenza in Europa. La qualità della sua musica ha avvicinato il Blues europeo al Blues americano, trasformando la mera imitazione di un genere musicale in un’espressione artistica originale seppur marcata da modelli di riferimento, come ad esempio il Malaco Sound. Avere per mentore il compianto Johnny Copeland lo ha indubbiamente aiutato, ma vanno riconosciute a Philipp qualità, oltre che di musicista, di gran lavoratore. In effetti, dalla meta’ degl’anni 80, si contano una ventina di album cominciando con la Checkerboard Blues Band e la cantante Margie Evans. Dal vivo Fankhauser mette un’energia, quasi una foga, che raramente si ritrovano nei suoi dischi, piu’ compassati, piu’ raccolti, specialmente dal suo album “Talk to me” del 2004. Visto che i musicisti, al netto di ospitate, sono sempre gli stessi, eccellenti peraltro come Hendrix Ackle e Marco Jencarelli viene da chiedersi se non sia una scelta a livello di produzione. Il problema è che ogni tanto emerge quasi una stanchezza esistenziale, una monotonia che non rendono totalmente giustizia a Fankhauser e la sua musica. E in effetti questa Malaco Session, prodotta dal bassista-autore-produttore Dennis Walker e Wolf Stephenson, uno dei fondatori della Malaco Records, propone vellutate canzoni di vari autori, tra cui ovviamente Fankhauser e Walker, ma anche alcuni nomi storici come Mac Rabennack ossia Dr. John, George Jackson, Johnny Copeland. Il risultato è Soul Blues finissimo, un lavoro quasi da orefice, con arrangiamenti in stile senza esser di maniera – Tom Bones Malone officia come arrangiatore dei fiati. I’ll be around e’ un’opera in linea con le migliori produzioni americane del genere con un sound che le migliori tecnologie moderne non riusciranno mai a copiare.

 

Luca Lupoli

 

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