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Joan As Police Woman: “Ricomincio da tre tastiere”

24 marzo 2018 by Michele Manzotti in Interviste

www.joanaspolicewoman.com

E’ considerata un’icona del cantautorato femminile americano. Anche perché ha varato il suo progetto solista, con il nome ispirato a una serie televisiva, continuando a collaborare con grandi nomi quali Elton John, Lou Reed, Nick Cave e molti altri artsti. Dopo due anni Joan As Police Woman torna in Italia per alcune date sulla scia dell’album Damned Devotion. Incontriamo Joan Wasser in occasione della data di Firenze al Viper (nel 2016 si era esibita nella stessa città allo Spazio Alfieri in duo).

Ascoltando alcune canzoni del nuovo disco, l’atmosfera sembra meno solare rispetto al passato.

«Sarà perche ho scritto questi brani di notte… Ma a parte questo ho trattato argomenti più seri, e probabilmente questo ha influito sulle sonorità delle canzoni e quindi a momenti che appaiono più cupi».

C’è anche molta elettronica, sarà così anche sul palco?

«Dal vivo preferisco affidarmi a una batteria tradizionale, e alle sfumature che riesce a rendere».

Due anni fa venne accompagnata da un solo musicista. Ha citato la batteria: che sonorità ci saranno in questo concerto?

«Oltre alle percussioni e al basso ci saranno due tastieristi sul palco. Anch’io sarò alle tastiere e sono convinta che questa formula a cinque diversa dal solito sia molto efficace».

Porterà anche il suo violino?

«Questa volta no, e non solo per l’esigenza pratica di portare meno strumenti, ma sopratutto per evidenziare il lavoro delle tre tastiere».

Torna in Italia e la domanda è d’obbligo: come si trova nel nostro paese?

«Mi dica la verità: c’è qualche artista straniero che le ha risposto che non si trova bene in Italia? Per quanto mi riguarda, sento molta passione da parte del pubblico e nella mia musica la passione è un elemento fondamentale».

Michele Manzotti

 

 

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