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Recensioni

Henrik Freischlader Band – Hands On The Puzzle

14 ottobre 2018 by pdb in Dischi, Recensioni

(Cable Car Records)
www.cablecarrecords.com
www.henrikfreischlader.de

Henrik Freischlander è senza dubbio un artista completo: la tecnica chitarristica eccellente fa il paio con una voce calda ed elegante, mentre la scrittura viaggia sicura sui vasti territori della black music evitando i più insidiosi luoghi comuni del genere. “Hands On The Puzzle” – uscito a fine agosto di quest’anno – è solo l’ultima prova di una nutrita discografia che ha visto il 35enne tedesco cimentarsi negli anni nelle più svariate modalità (dalle registrazioni in solitaria al trio, per arrivare all’attuale Band) senza mai accusare un calo di ispirazione. Il “Puzzle” in questione, però, rappresenta uno scatto in avanti che potrebbe risultare per certi versi inedito anche a chi segue Henrik da tempo. Il pedale dell’overdrive è stato parzialmente messo da parte, in favore di un suono che deve parecchio alle interpretazioni più moderne del funk e del soul. I numeri per valorizzare un passaggio di questo tipo Freischlader li aveva già in partenza, come si scriveva in premessa; con una registrazione cristallina e dei compagni di viaggio perfettamente in sintonia, ecco che si raggiunge un apice di carriera. Particolarmente rappresentativi del nuovo corso musicale sono gli intricati mosaici tematici alla base di pezzi come l’apripista “Community Immunity” e la successiva “Love Straight”, mentre cenni di Blues ricevono un giusto tributo in “Winding Star” e “Those Strings”. Molto efficace anche lo shuffle di “I Don’t Work”. Come spesso succede quando l’anima la fa da padrona, il gusto e l’esperienza di Freischlander trovano la sintesi definitiva nei momenti più soffusi dell’album: la crepuscolare “Animal Torture” è un viaggio notturno di sicura efficacia, mentre la soul ballad “Where We Go From Here” ha il carattere dei migliori insegnamenti. Estremamente funzionali in termini di suono sono le tastiere di Roman Babik (c’è una decisa padronanza del piano elettrico) ed il sax di Marco Zügner, mentre Il groove è garantito dalla consonanza perfetta tra Armin Alic (basso) Moritz Meinschӓfer (percussioni). Ricomponendo il puzzle di Freischlader ci ritroviamo tra le mani non solo un ottimo album (confezionato benissimo, tra l’altro), ma anche un ulteriore dimostrazione di quanto certe vibrazioni afroamericane siano state ormai assorbite appieno anche nel Vecchio Continente.

Pietro Rubino

 

Tracklist

1) Community Immunity

2) Love Straight

3) Those Strings

4) Winding Star

5) Rat Race Carousel

6) Where Do We Go

7) Stand Up, Little Brother

8) Share Your Money

9) Animal Torture

10) I Don’t Work

11) Mournful Melody

12) Creactivity

 

 

 

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