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Recensioni

Francesco Diodati “Oliphantre”, Sesto Jazz, Teatro alla Limonaia, Sesto Fiorentino, 23 febbraio 2020

24 febbraio 2020 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.francescodiodati.com

Fortunatamente il jazz italiano propone molti progetti interessanti grazie a interscambi continui fra musicisti. Uno dei più recenti è stato fortunatamente intercettato da Sesto Jazz, festival di breve durata ma che ogni anno si caratterizza per artisti di grande originalità. Non ha fatto eccezione il 2020, la cui edizione si è conclusa con Oliphantre, il trio attorno alle composizioni del chitarrista romano Francesco Diodati. Con lui la vocalist francese Leïla Martial e il batterista Stefano Tamborrino a dare vita a un repertorio in via di realizzazione discografica.

Forse su album non saranno percepite le stesse sfumature ascoltate dal vivo, ma riteniamo che sarà comunque un oggetto imperdibile per chi vuole esplorare nuove frontiere del nostro jazz. Il concerto ha visto protagoniste le composizioni di Diodati, ma mai come in questo caso il chitarrista è un primus inter pares vista la qualità dei musicisti. Martial è una sperimentatrice della voce, con ricerche sulla vocalità degli Inuit, che passa da brevi cellule (con l’aiuto anche di bottigliette vuote e tubi cavi) ad ampie figure melodiche.

Tamborrino, che si è esibito anche ai cori, ha una capacità rara di saper spezzare i tempi, proponendoli diversificati tra le due mani. Due colleghi perfetti per Diodati la cui chitarra elettrica può spaziare dalla parte più acuta della tastiera alle corde gravi per gli effetti di basso. La sua è una musica dove il jazz si appoggia quanto alla musica colta del secondo Novecento tanto al rock progressive e non solo. In pratica una continua fonte di soluzioni e sorprese. Successo meritato, per un’originalità fuori dal comune.

Michele Manzotti

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