il popolodelblues

Recensioni

jazzahead!, seconda giornata, 30 aprile 2021

1 maggio 2021 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.jazzahead.de

La pianista losangelina Connie Han (foto 1) è una forza della natura. Già rivelazione con il suo debutto discografico Crime Zone con Mack Avenue, confermata poi dal successivo Iron Starlet generalmente si esibisce in trio, formazione con cui doveva venire lo scorso anno a jazzahead!. Per questa esibizione da remoto ha scelto la formula solista con la quale ha stupito per il virtuosismo, le concatenazioni armoniche e le invenzioni melodiche brillanti. Testimonial dei pianoforti Steinway and Sons, ispirata da Kenny Kirkland e Mulgrew Miller, Connie Han ha anche presentato brani previsti per il prossimo album.

Non mancano i concerti dei musicisti tedeschi sotto l’ombrello del German Jazz Expo. Il quartetto della trombettista e flicornista Heidi Beyer (foto 2) viene da Colonia e vede in formazione anche il sax alto di Johannes Ludwig (già con il suo trio a jazzahead! 2018). Dalla scena della stessa città si sono esibiti i Niaque, progetto nato dal sodalizio tra il sassofonista Stefan Karl Schmid e il chitarrista Philipp Brämswig. Entrambi gli ensemble hanno presentato buone idee e dialoghi tra i musicisti. La pianista sassone Johanna Summer, nella sua proposta solista mostra la sua base classica arricchita da giochi melodici di buon livello.

Escalandrum è il progetto di Daniel “Pipi” Piazzolla (foto 3),  nipote di Astor e batterista. Un gruppo argentino che ha già una discografia importante alle spalle e nella cui proposta sono contenute le espressioni popolari del paese sudamericano insieme al jazz. In questo 2021, centenario di Astor, Escalandrum ha inciso un album tributo, chiamato 100, che contiene alcuni dei brani più noti del musicista. Alcuni sono stati presentati in questa occasione come Primavera Porteña, Oblivion, Adios Nonino. Un risultato di ottimo livello anche perché sviluppato in modo originale grazie alla strumentazione del sestetto, senza bandoneon e con i fiati in evidenza.

Come ieri concludiamo parlando del Canada: protagonista Kris Davis che è stata nominata pianista dell’anno 2020 dal Downbeat Critics Poll e nel 2019 dal Jazz Times Critics Poll. Il suo pianismo è molto legato alla musica colta del secondo novecento, con brani che presentano poliritmie ardite, viaggi ignoti nel registro basso del pianoforte. Il quale a sua volta spesso viene preparato con attrezzi vari, nastro adesivo, fonti luminose. Ma lo sguardo al passato non manca: un brano chiamato Power of Gratitude rende omaggio ad alcuni grandi tra cui Thelonious Monk e Chick Corea.

Michele Manzotti

 

Tagged , , , , , , , ,

Related Posts